MESSINA. Il consiglio comunale Approva il bilancio previsionale 2020-2022, addirittura in anticipo rispetto all’anno a cui si riferisce (normalmente i previsionali si approvano entro i primi tre mesi dell’anno a cui si riferiscono). Una cosa che non accadeva a Messina dalla notte dei tempi, dopo la consuetudine, per anni consolidata, di approvare i previsionali il 31 dicembre, ma per… l’anno precedente.

Il sindaco Cateno De Luca lo rivendica giustamente con orgoglio, spiegando che “siamo la prima città metropolitana d’Italia che ha approvato il bilancio di previsione del 2020/2022. Mai il comune di Messina aveva conseguito questo primato”.

L’esito della votazione, scivolata in consiglio liscia come l’olio (in passato le sedute per il previsionale duravano ore e ore, con emendamenti, veti incrociati, psicodrammi e sguardi all’orologio), ha visto 18 favorevoli (Serena Giannetto, Ciccio Cipolla e Giuseppe Schepis del Movimento 5 stelle, Piero La Tona, Daria Rotolo e Nino Interdonato di Sicilia Futura; Giovanni Scavello, Pierluigi Parisi e Giovanni Caruso di arela Lega/Bramanti Sindaco, tutta LiberaMe con Biagio Bonfiglio, Nello Pergolizzi, Massimo Rizzo e Alessandro Russo, e Nicoletta D’Angelo, Francesco Pagano, Salvatore Serra, Ugo Zante e Salvatore Sorbello area centro destra e misto), due astenuti (Claudio Cardile presidente del consiglio e Giandomenico La fauci di Forza Italia)), e tre contrari (Gaetano Gennaro del Pd, Giuseppe Fusco e Cristina Cannistrà dei 5 stelle)

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