Saletta Milani

 

Da luogo per degustatori di cinema a ristorante-pizzeria: triste il destino della Saletta Milani, grande scommessa dell’associazione Milani creata negli anni Ottanta da Ninni Panzera. Punto di riferimento dei cinefili della città insieme alla sala Don Orione (chiusa) e del cineforum che ne porta il nome (ancora attivo), la Saletta è stata, per anni e anni, una finestra sul mondo del cinema di qualità e non solo. All’attività ordinaria, infatti, erano affiancati anche dibattiti, mostre e il “Messina Film Fest”, che portò in città registi e compositori importanti, ad esempio Michael Nyman.

Alla saletta Milani è legato un gustoso aneddoto, di quelli che hanno cambiato la storia del cinema italiano: a novembre del 1988, esce nelle sale un film di un giovare regista siciliano, Peppuccio Tornatore. Il film Nuovo Cinema Paradiso, racconta la storia di un cinema di provincia dal dopoguerra fino alla grande crisi degli anni ottanta. A a Messina arrivò al cinema Aurora. All’inizio fu un flop. Per evitare la perdita, anche economica, il gestore lancia un’iniziativa: pagare il biglietto non all’ingresso ma all’uscita, e solo se il film piace. La formula funziona.

Ma la consacrazione di Tornatore, e la sua rampa di lancio per l’Oscar, avvennero alla Milani: a fine gennaio del 1989, in una stracolma Saletta Milani si compie il rito. Uno smarrito regista, deluso certamente dal risultato complessivo del film della sua vita, si ritrova accolto come nemmeno Francis Ford Coppola alla prima del Padrino.

Va al Festival di Cannes e vince il Gran Premio della Giuria, pochi mesi dopo candidato italiano agli Oscar e nel marzo del 1990 lo vince come Miglior Film Straniero. “Trent’anni addietro quando Messina per una volta è stata avanti, decretando un successo ad un film che solo dopo ha toccato il successo planetario”, commentò dopo molti anni Ninni Panzera, che diventò segretario generale di Taormina Arte.

 

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Dario
Dario
21 Dicembre 2019 8:23

Il Gurnica me lo ricordo, ci andavamo spesso. Bellissimo star seduti in balcone tra una canzone e l’altra a fumare.