MESSINA. La provincia dello Stretto registra un ulteriore calo nell’indagine sulla Qualità della Vita condotta dal Sole 24 Ore, che dal 1990 fotografa la situazione delle province e città metropolitane italiane basandosi su una serie di indicatori che compongono la classifica finale. Per quanto riguarda l’edizione 2019, Messina si piazza al 100° posto, in discesa rispetto alla scorsa edizione, dove era 96°, ed anche rispetto all’edizione 2017, dove era all’89° posto.

La stesura della classifica finale, per l’edizione attuale (che continua a rilevare il divario tra Nord e Sud), si è basata sull’analisi di 90 sottoindicatori ripartiti in 6 indicatori: ognuno di essi ha un punteggio da 1000 a 0, dove il valore 1000 è assegnato alla città al primo posto, ed il valore 0 a quella all’ultimo. Su base regionale va male la Sicilia: ultimo posto per Caltanissetta, 107°, 104° Enna, 102° Agrigento, 101° Trapani e, appunto, 100° Messina (per soli 0.3 punti), 97° e 98° Catania e Palermo e 90° Siracusa ed 80° (prima tra le siciliane) Ragusa; 91° invece la vicina Reggio Calabria.

Analizzando i dati Messina va male un po’ dappertutto, ma raggiunge il piazzamento più alto (62° posto) nell’indicatore Cultura e tempo libero, mentre il più basso (98° posto) nell’indicatore Affari e Lavoro. Il resto, a vario titolo, è un disastro: 82ma in Ambiente e servizi, 84ma in Sicurezza e giustizia e 85ma in Demografia e società. A risaltare tra i sottoindicatori – in positivo o in negativo – dell’indicatore Ambiente e Servizi, quello relativo alla raccolta differenziata (dove Messina è al 101° posto) e quello relativo ai pediatri ogni 1000 abitanti dai 0 ai 15 anni (dove il capoluogo peloritano è 3°); 96° posto invece per quanto riguarda il sottoindicatore riguardante le città più smart, che segna un 92° posto (del quale avevamo parlato qui).

Riguardo l’indicatore Affari e Lavoro, quello nel quale Messina va peggio, a risaltare (stavolta solo in negativo) sono i sottoindicatori Imprese in rete (107° posto, l’ultimo), quello sul Tasso di disoccupazione giovanile (100° posto) e quello di Disoccupazione (105° posto tra le provincie italiane). Per quel che concerne l’indicatore Cultura e tempo libero, spicca il 47° posto per Librerie ogni 100mila abitanti ed il 7° posto per Qualità ricettiva delle strutture alberghiere; 78° posto invece per quel che riguarda l’offerta di mostre ed esposizioni.

 

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Messinese stanco
Messinese stanco
16 Dicembre 2019 13:34

La cura De Luca non ha fatto effetto…

Filippo Cucinotta
Filippo Cucinotta
16 Dicembre 2019 17:08

Come no?, l’effetto è evidente