MESSINA. Si chiama “bambini ribelliamoci”, è un movimento spontaneo che si batte per la “liberazione” dei luoghi per i più piccoli, che a Messina sono pochie e spesso preclusi, e domani, domenica 15 gennaio, scenderà in piazza, alle 10 a piazza Cairoli.
“Vogliamo che Messina riviva della sua meraviglia, della speranza, del bello. È arrivato il momento. Che il Natale, quale metafora di rinascita, illumini la strada di chi ha deciso di dire basta. I bambini e i loro diritti sono continuamente offesi, nel loro sguardo, nella meraviglia negata, nella possibilità di stare all’aria aperta”, spiegano gli organizzatori.
Il movimento nasce all’indomani dell’inaugurazione del Giardino delle luci, e del biglietto originario a cinque euro (poi ridotto fino a due, dopo una settimana di peripezie).
L’idea portata avanti dal movimento è quella del “parco sospeso”: “A Messina i bimbi, dunque i genitori, gli zii, i nonni, sono “tutti privi al medesimo modo” di ciò che di più essenziale serve loro. Apriamo la Campagna del Parco Sospeso, regaliamoci un parco, per le varie età, ai bimbi dedicato. Con un Progetto simile il Comune sarà obbligato a destinarci un luogo, uno spazio, da ripulire e utilizzare”, spiegano.
L’appuntamento è previsto per domani mattina, domenica 15, alle 10, a piazza Cairoli. Cosa si farà? “È un primo incontro di un gruppo di uomini e donne, genitori o meno, che chiede attenzione alla visibilità dei bimbi. Il tutto consiste nell’incontrarci e confrontarci in una piazza (la prima delle tante a venire che vorremmo si “considerasse”) perché si cominci un laboratorio di pratica sociale e aperta. Partendo dall’assurda circostanza per cui i bimbi non possono andare da nessuna parte, invitiamo a valutare che i bimbi sono solo la metafora di un gruppo sociale (tutto) cui viene preclusa la possibilità di stare all’aria aperta, incontrarsi, salutarsi in luoghi non “occupati” dal brutto (e per brutto intendiamo la chiusura dell’immaginario, qualunque esso sia) in vista di “pseudoattività” commerciali e/o motorie.
