MESSINA. “E’ con profondo stupore che ho appreso di essere stato colpito da un provvedimento di Daspo, per fatti, certamente spiacevoli, verificatisi all’interno dello stadio Franco Scoglio, in occasione dell’incontro calcistico A.C.R. Messina-FC Messina, data 3 novembre 2019”.

E’ così che il consigliere comunale della Lega, Pierluigi Parisi, commenta la vicenda del provvedimento che, insieme ad altri sei tifosi, lo ha colpito per i fatti avvenuti durante un incontro casalingo dell’Acr Messina, durante il quale è stato esposto uno striscione offensivo nei confronti del giornalista della Gazzetta del Sud Marco Capuano.

“Trattasi di una vicenda che mi vede del tutto estraneo. Chi mi conosce sa che amo da sempre lo sport ed il calcio in particolare e che la violenza, in ogni sua forma e manifestazione, non mi appartiene. Mai, quindi, avrei immaginato di poter essere coinvolto in vicende di questo genere. Probabilmente ho peccato di ingenuità, forse di superficialità, ma è certo che non è mai stata mia intenzione arrecare offesa ad alcuno. È per queste ragioni che, pur con il rispetto da sempre nutrito nei confronti della Autorità, non posso esimermi dal respingere l’addebito e chiedere che si faccia chiarezza sull’accaduto. E ciò anche al fine di bloccare sul nascere eventuali strumentalizzazioni della vicenda. Ho, quindi, già conferito mandato al mio legale di fiducia perché, previo accesso agli atti, chiarisca i fatti che, ripeto, mi vedono del tutto estraneo”, conclude il consigliere.

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