Un grande palcoscenico per concerti, spettacoli e film all’aperto

 

Al momento non è né carne né pesce, con una rotonda ricavata da un crocevia transennato e dei marciapiede-spartitraffico ai quattro “angoli” che la rendono una creatura ibrida. Eppure basterebbe appena un piccolo lifting per darle un’identità visiva e funzionale, a partire dalla pavimentazione e dal decoro urbano, con panchine, aiuole, giochi per bambini e lo slargo centrale utilizzato come un grande palcoscenico all’aperto per concerti jazz o di musica classica, pièce teatrali, presentazioni letterarie, convegni e persino rassegne cinematografiche “sotto le stelle”. Magari alzando un po’ il tiro dal punto di vista culturale e mettendo da parte, almeno qui, spettacoli folcloristici, sagre alla buona ed eventi da paesotto. 

La cultura – giusto per toccare un tasto sempre dolente – può rappresentare un grande argine all’emorragia di giovani, che non vanno via solo per mancanza di lavoro, ma anche per l’assenza di stimoli, attrattive moderne e luoghi in cui sentirsi al centro del mondo e non alla estrema periferia dell’impero. E da questo punto di vista, spiace ammetterlo, ma Catania e Palermo sono lontane anni luce.

 

 

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Zio Pippo
Zio Pippo
20 Novembre 2019 15:45

Si potrebbe cominciare a chiamare Piazza del popolo col suo vero nome, cioè Piazza Francesco Lo Sardo, primo deputato comunista siciliano, fondatore della Camera del Lavoro di Messina, arrestato per motivi politici nel 1926 e morto nel carcere di Poggioreale nel 1931.