MESSINA. Una foto pubblicata sulla pagina Facebook “Io lo segnalo al sindaco De Luca – lui risolverà! Per una Messina migliore” (non legata in alcun modo a Cateno De Luca) è bastata a scatenare i bassi istinti dei commentatori: che non rappresentano certamente la maggioranza dei messinesi, ma il cui numero (e la virulenza delle parole) iniziano ad assumere numeri allarmanti.

La foto ritrae un migrante addormentato su un divano, con la didascalia (peraltro sbagliata) “In attesa di messinambiente in via xxiv maggio qualcuno ne approfitta….”, sulla falsariga del video della Municipale in cui alcuni vigili cacciavano due migranti dallo spiazzo davanti al Palacultura dopo averli svegliati, episodio del quale Cateno De luca, che l’aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook, si è in seguito pubblicamente scusato.

Esempio non seguito dai commentatori, che memori dello “sdoganamento”, si sono scatenati nei commenti più beceri: dal sempreverde (e molto idiota) “portateveli a casa vostra”, declinato in tutte le salse, ai “buonisti”, ma anche critiche (alcune molto sensate) sul concetto e sulle politiche di accoglienza.

Un’ampia parte, però, si è dissociata dalla china discendente che stava esprimendo il post, indignandosi, più che per un uomo che a causa delle circostanze  vive per strada, su chi ne aveva fatto un pretesto per scatenare razzismo, frustrazioni e bizzarre teorie sociali, politiche ed economiche

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