MESSINA. «Il Piano paesaggistico è uno strumento imprenscindibile per la tutela del territorio, che negli ultimi anni ha consentito di proteggere un’area fragile e martoriata come quella della Valle del Mela. Il mancato rispetto delle scadenze imposte farebbe decadere tutti i vincoli presenti, lasciando campo libero a speculatori di ogni genere che portano avanti interessi esclusivamente economici, senza alcun interesse per la tutela dell’ambiente, del paesaggio e delle condizioni sanitarie». Dopo la denuncia della deputata regionale Valentina Zafarana, che aveva sollecitato il Governatore Nello Musumeci a rispettare il termine di 180 giorni fissato ad aprile dal Tar, è adesso tutta la delegazione messinese del Movimento 5 Stelle a chiedere l’immediata adozione del Piano Paesaggistico di Messina e provincia, quando manca appena qualche giorno alla scadenza del 27 ottobre.

«Due settimane fa – spiegano Francesco D’Uva, Alessio Villarosa, Grazia D’Angelo, Antonella Papiro, Barbara Floridia, Antonio De Luca e Valentina Zafarana – abbiamo denunciato per primi l’incomprensibile perdita di tempo nell’adozione del nuovo Piano Paesaggistico. La risposta di Musumeci ci ha lasciato a dir poco basiti: abbiamo appreso che, a 10 giorni dal termine, il governatore stava ancora ‘esaminando il Piano’, e che entro la scadenza avrebbe ‘adottato le proprie decisioni’. Parole che mostrano un attendismo grave, pericoloso ed immotivato. Ancor peggio è la ventilata idea di proporre modifiche a presunte ‘pianificazioni irragionevoli’ che avrebbero ‘mummificato e imbalsamato il territorio’ a pochi giorni dal termine ultimo consentito, dopo aver avuto ben 6 mesi di tempo per agire».

«Adesso – concludono i deputati – veniamo a sapere che lo stesso presidente della Regione ha da tempo le idee ben chiare sull’area del Mela. Se è così lo dimostri con i fatti e firmi la riadozione del Piano senza cincischiare oltre. Dopo ci sarà tutto il tempo per intervenire e modificare le previsioni di questa o quella zona, ma superare la data limite del 27 ottobre arrecherebbe un danno incalcolabile a tutti i siciliani e in particolar modo ai cittadini della Valle del Mela».

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