MESSINA.  «La notte qui è come un film dell’orrore». Si potrebbero spendere fiumi di parole per descrivere lo stato di degrado in cui versa l’ex plesso scolastico di Cataratti, che ormai da troppo tempo ospita i componenti di 5 nuclei familiari con i loro 17 bambini. Eppure basta una frase breve e sintetica, che riassume in maniera cruda il terrore e l’angoscia di una giovane madre, abituata suo malgrado a sopravvivere in un ambiente malsano, fra l’umidità e i ratti, mentre i suoi figli giocano spensierati nei grandi spazi abbandonati di quell’edificio che sono abituati a chiamare “casa”.

È trascorsa appena un’ora dalla protesta dell’Unione Inquilini a Palazzo Zanca e i manifestanti sono tornati da pochi minuti nei loro appartamenti, arredati con amore e tanti sacrifici nelle ex aule della struttura. Lo scenario mette i brividi, ma a far paura sono soprattutto i racconti di chi lì dentro ci vive e ci dorme, con la preoccupazione costante che da un momento all’altro possa accadere l’imprevedibile, mentre il soffitto si impregna di umidità e topi grossi come gatti si aggirano fra le pareti, “grattando” i muri dall’interno.

A raccontare la loro odissea quotidiana è Desirée Ricca, una ragazza coraggiosa che da mesi si batte con tutte le sue forze per assicurare ai suoi figli un futuro più dignitoso: «Eravamo completamente ignari della situazione igienico sanitaria della struttura ma in quel momento era l’unica alternativa alla strada. Da quando siamo qui la nostra vita è un inferno», spiega, ripercorrendo le tappe della loro storia.

Di seguito il video con la sua testimonianza:

 

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