MESSINA. Si sono svolti nel pomeriggio di ieri in una gremita chiesa San Francesco di Paola i funerali di Giuseppe Sorrenti, il giovane ingegnere messinese di 29 anni scomparso tragicamente lo scorso 10 ottobre al termine di una partita di calcetto in provincia di Lucca.

La famiglia, subito dopo i funerali, ha deciso di donare un defibrillatore alla Perini Navi, l’azienda presso cui era dipendente da poco più di un anno il ragazzo. Un’iniziativa che ha subito trovato accoglimento anche da parte degli amici più stretti e dei compagni di liceo di Giuseppe Sorrenti, che hanno deciso di riunirsi per raccogliere i fondi e donare un secondo defibrillatore al “Bisazza” di Messina.

L’azienda toscana, invece, presente ai funerali e al cimitero di Faro Superiore insieme ad alcuni delegati, ha deciso di ricordare il messinese con un’iniziativa da rendere nota il prossimo mese di giugno. Folta la delegazione dei Caribdes Messina, la squadra di football americano nella quale in passato aveva giocato Sorrenti.

Nella serata di ieri anche il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Trieste ha voluto ricordare con una messa il ragazzo che aveva completato i suoi studi in Friuli. Tra le proposte in itinere anche l’istituzione di alcune borse di studio universitarie tra l’Università di Trieste e l’Università degli Studi di Messina che possano ricordare il nome dell’ingegnere cresciuto nel rione di San Licandro.

“Giuseppe è stato un ragazzo buono e gentile. Tutto l’amore ricevuto ha travolto la nostra famiglia e la donazione ci è sembrata, sin dal primo momento, il modo migliore per ricordarlo”, ha commentato il papà Giovanni Sorrenti.

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