Eh si, non ci sono più gli ambulanti dell’Ottocento! Tutti ci lamentiamo delle forme ambulanti di commercio, dimenticando che siamo una città del Mediterraneo e che piaccia o non piaccia uno dei codici genetici delle città mediterranee è nelle dinamiche di uso del suolo urbano e dello scambio informale dei commerci che struttura la forma, l’immagine e la rappresentazione delle città stesse.

Facendo un rapido giro nelle immagini pittoriche storiche e nelle fotografie di Messina com’era, non possiamo fare a meno di trovare insieme alla vecchia e dimenticata forza lavoro, tanti autonomi venditori ambulanti, ma anche gente che viveva di espedienti, i famosi e sempre presenti poveri e anche alcuni straccioni.

 

La Veduta del Porto di Messina, dal Palazzo del Senato (1791) di Jacob Philipp Hackert

 

Qui la composizione sociale è variegata, marinai, i bastasi scaricatori di porto, militari, donne accovacciate, nobiluomini e mediatori di affari, venditori ambulanti di verdura e di alimenti, pie donne e anche nullafacenti.

 

 

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