MESSINA. Trentasette rintocchi di campana per scandire i nomi delle 37 vittime, in un clima di commozione e di dolore. Si è svolta ieri pomeriggio, in quella che oggi si chiama via Primo Ottobre, la cerimonia di commemorazione per il decimo anniversario dell’alluvione di Scaletta e Giampilieri. Presenti in piazza Piozzo i rappresentanti dei comitati civici “Salviamo Giampilieri” e ” Giampilieri 2.0″, consiglieri comunali, deputati regionali e le massime istituzioni cittadine e siciliane, dal prefetto Maria Carmela Librizzi all’assessore regionale Bernardette Grasso, dai vertici delle Forze dell’Ordine al sindaco Cateno De Luca (con parte della sua Giunta), che nel suo intervento ha lanciato un messaggio alla Regione, chiedendo di snellire i tempi burocratici.

Tantissimi i messaggi della politica apparsi sui social o affidati a comunicati stampa. Fra questi, quello del presidente della Regione Nello Musumeci, a margine della cerimonia commemorativa a Scaletta Zanclea.«Nel decimo anniversario dell’alluvione che ha colpito la riviera Sud di Messina, desidero rivolgere un commosso pensiero alle trentasette vittime innocenti. Il pesante bilancio di quel giorno deve servire da monito e da sprone per ciascuno di noi chiamato a compiere ogni sforzo per evitare il ripetersi di tragedie simili. Ai familiari va il mio abbraccio affettuoso, a nome di tutta la comunità siciliana».

Fra gli interventi, anche quelli dei deputati del M5s Antonella Papiro e Francesco D’Uva, intervenuti alla Camera. «Oggi intervengo in quest’Aula per ricordare le tante “Giampilieri” d’Italia, tutte quelle aree colpite da differenti, calamità naturali, che hanno interessato in diverse tragiche circostanze la Sicilia e l’Italia, dove, dopo un primo tempestivo intervento della macchina organizzativa del primo soccorso, con il tempo i riflettori si sono lentamente spenti e spesso, colpevolmente, donne e uomini di quelle terre sono stati dimenticati, lasciati quasi abbandonati a se stessi», ha commentato la deputata.

“Una tragedia che non possiamo più permettere che accada. Non dobbiamo più intervenire il giorno dopo ma agire prima, mettendo in sicurezza i territori a rischio dissesto idrogeologico. In Sicilia e nel Paese è tempo di dire basta alla conta dei danni ogni autunno”. Cosi nel suo intervento dai banchi alla Camera Matilde Siracusano, del gruppo parlamentare di Forza Italia.
“A proposito – conclude la Parlamentare – c’è un’altra emergenza che a Messina si prolunga da troppo tempo: quella della Baraccopoli più grande d’Europa. Che lo Stato si occupi immediatamente della sicurezza delle persone che la popolano, già oggi è troppo tardi”.

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