MESSINA. Nel segno della riscoperta degli arcaici strumenti musicali pastorali con un’incursione nel Medioevo per ascoltare i fascinosi suoni della ghironda, si preannuncia davvero suggestivo il gran finale offerto dal Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani per la giornata conclusiva del festival “Le Vie dei Tesori” a Messina, che si terrà domenica 29 settembre, a partire dalle 17:30, presso la sede museale del villaggio di Gesso.

Oltre a dare l’arrivederci in musica a “Le vie dei Tesori”, il museo festeggia nella stessa circostanza la terza edizione della “Giornata Nazionale dei Piccoli Musei”, voluta dall’omonima associazione italiana.

Ad animare lo spazio laboratoriale dedicato ai fiati pastorali tra Peloritani e Nebrodi, con la sua “bottega del suono” ci sarà Pinello Drago di Galati Mamertino, uno dei massimi costruttori e suonatori di tutta la famiglia organologica pastorale siciliana, ovvero dai flauti semplici, doppi e tripli, ai clarinetti semplici e doppi, e alla zampogna “a paro”.

A condurci attraverso le vie musicali della ghironda, strumento che viene definito cordofono a sfregamento con tastiera, Benjamin Pouzadoux, ospite speciale che da appena un anno ha scelto di vivere a Messina. Erede di una pratica costruttiva e musicale che affonda le radici nel lontano Medioevo, il giovane liutaio francese si è formato presso specialisti dello strumento in Francia ed in Germania, conoscendone tutti i segreti e mettendosi in vista, sia come costruttore che come musicista, a livello europeo in occasione di eventi e festival.

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