MESSINA. Le indagini condotte dai Carabinieri del Reparto Tutela Agroalimentare (Reparto dell’Arma appositamente istituito per la lotta al contrasto alle frodi comunitarie con competenza sulle Regioni Sicilia e Calabria), diretti dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Patti Andrea Apollonio e coordinati dal Procuratore della Repubblica Angelo Cavallo, hanno permesso di scoprire un articolato meccanismo di truffe perpetrate a danno dell’Agea (L’Agenzia per le erogazioni in agricoltura), attraverso la presentazione di domande uniche di pagamento nelle quali l’indagato, un imprenditore di Tortorici, aveva dichiarato falsamente la conduzione di terreni senza averne la materiale disponibilità, indicando contratti di affitto del tutto falsi.
Il G.I.P., condividendo con il Pubblico Ministero l’esigenza di mezzi cautelari, al fine di impedire la prosecuzione delle condotte illecite, ha quindi disposto la misura interdittiva nei confronti dell’indagato: per la durata di un anno, il divieto di svolgere in qualsiasi forma attività d’impresa e di ricoprire per lo stesso periodo un qualsivoglia incarico societario, e il sequestro dei beni per un valore equivalente a quello delle somme indebitamente percepite.

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