MESSINA. Una “Certificazione di onestà tributaria”, dall’acronimo curiosamente simile ad una clinica ortopedica: Cot. E’ il piano che il comune di Messina ha intenzione di varare in attesa che si metta a punto lo strumento di contrasto all’evasione ai tributi locali mediante l’unione di tutti i database comunali che Cateno De Luca aveva inserito nel suo programma da sindaco, più di un anno fa.

Secondo l’amministrazione, “è necessario adottare provvedimenti che comunque perseguano le stesse finalità con particolare riguardo verso gli esercenti le attività commerciali e produttive, e che consentano di qualificare i soggetti che in maniera virtuosa operano con il regolare versamento di tributi o canoni concessori”, recita una delibera di giunta approvata qualche giorno fa e proposta dall’assessore alle Attività produttive Dafne Musolino.

Lo strumento, che in un’ottica “bastone e carota” privilegia la prima nei confronti degli esercenti virtuosi, servirebbe ad introdurre semplificazioni sull’iter istruttorio in occasione del rilascio di nuove autorizzazioni, concessioni, o in caso di nuova Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), “nonchè ad instaurare un ciclo virtuoso che conduca alla riduzione della diffusa evasione”, spiega il documento.

Per questo, Dafne Musolino ha dato mandato al dipartimento Servizi alle imprese di istituire un registro unico di regolarità contributiva locale che, avvalendosi dei dati del database comunale, consenta di registrare i soggetti virtuosi e di riconoscere un’attestazione di qualificazione a cui si può dare il nome di Certificazione di onestà Tributaria – Cot”, si legge nella delibera di giunta.

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