MESSINA. “Leggere che il movimento ‘Cambiamo Messina dal Basso’ critica la costituzione di parte civile del Comune di Messina nel processo in cui sono imputati gli occupanti della ex scuola Ugo Foscolo, ha senz’altro del malinconico. La Pubblica Amministrazione è tenuta ad improntare il proprio operato al rispetto della Legge ed alla tutela del Pubblico Interesse”.

A parlare è il sindaco De Luca rispondendo alle polemiche sollevate da CMdb e riguardanti la costituzione del Comune di Messina come parte civile nel processo contro gli occupanti dell’ex scuola di via Palermo.

“Le considerazioni degli attivisti, secondo le quali starei adottando comportamenti e provvedimenti sperequativi sono ridicoli e smentiti dagli atti pubblici, consultabili da chiunque. Dalle carte, si può leggere facilmente come l’Amministrazione De Luca stia agendo, fin dal suo insediamento, per il ripristino della legalità ed il fermo contrasto di ogni forma di abuso e di parassitismo”, prosegue De Luca.

“In tal senso – aggiunge il Primo cittadino – i blitz che ho eseguito nei giorni scorsi non hanno la funzione di accanimento contro un dipendente; dimostrano piuttosto quanta ‘distrazione’ abbia contraddistinto le passate amministrazioni, che non si sono mai rese conto di avere custodi, giardinieri, addetti ai cimiteri, attacchini, messi notificatori, operai non specializzati tra le fila dei propri dipendenti, tanto da avere fatto spesso ricorso al reperimento all’esterno delle figure necessarie allo svolgimento di quelli che sono servizi che ogni Comune deve essere in grado di svolgere”.

“Proprio adesso – sottolinea De Luca – Cambiamo Messina dal Basso si sveglia e dichiara la propria solidarietà ad un gruppo di persone che, anni addietro, hanno deliberatamente scelto di occupare abusivamente un ex plesso scolastico per adibirlo a propria dimora? L’azione compiuta all’epoca dei fatti si pone in evidente contrasto con la legge, tanto da avere portato la Procura della Repubblica a rinviare a giudizio questi soggetti, per occupazione abusiva di un immobile pubblico, ed avere indicato il Comune di Messina come parte offesa”.

“Fin dal primo giorno di insediamento – continua il sindaco – questa amministrazione ha stabilito che in tutti i processi in cui il Comune di Messina è indicato come parte offesa, si procederà alla sua costituzione di parte civile per la tutela del pubblico interesse. Così è stato fatto per la vicenda degli occupanti della ex scuola Foscolo. Allo stesso modo si è proceduto per il processo Terzo Livello, che vede tra gli imputati anche l’ex Presidente del Consiglio Comunale, Emilia Barrile. Spiace constatare la strumentalizzazione ai danni degli occupanti dell’ex scuola Foscolo che vivono in condizioni abitative emergenziali, per qualche minuto di notorietà”.

“Si ricorda – conclude Cateno De Luca – che il plesso scolastico Ugo Foscolo è stato affidato in comodato d’uso gratuito nel marzo del 2016, senza alcuna opera di adattamento alle esigenze degli occupanti, che si sono trovati a dovere sistemare aule sporche e infestate da animali, in appartamenti. Persino Enel ha dovuto dichiarare l’impossibilità ad installare utenze singole ad uso domestico. Di questo però è più comodo trascurare i dettagli, cavalcando l’onda della propaganda populista e senza scrupoli, spacciando per manifestazioni di solidarietà quelle che in realtà sono soluzioni di comodo a discapito sia della salute dei cittadini, costretti a vivere in ambienti insalubri, che del pubblico interesse a recuperare un immobile per adibirlo agli usi confacenti alla sua destinazione”.

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