MESSINA. Si è svolto oggi nella Sala Falcone Borsellino di Palazzo Zanca, in presenza del vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Salvatore Mondello, l’incontro propedeutico alla firma del contratto di appalto del servizio pluriennale di efficientamento della pubblica illuminazione cittadina con i rappresentanti della società capofila A2A Illuminazione pubblica srl e della Di Bella costruzioni srl, che è il braccio operativo per l’esecuzione dei lavori.

Alla riunione hanno partecipato anche il responsabile del servizio Pubblica Illuminazione del Comune Salvatore Saglimbeni; per Di Bella costruzioni srl, il direttore tecnico di cantiere Salvatore Pantè e il responsabile tecnico Alessandro Nasca; e per A2A Illuminazione pubblica srl, l’amministratore delegato Luca Pellizzari e il responsabile commerciale Ivan Cotumaccio.

I lavori di relamping, finanziati con fondi Pon Metro – si legge in una nota diffusa dal Comune – inizieranno entro i prossimi quindici giorni per concludersi ad ottobre 2020 ed interesseranno 8.300 punti luce, mentre la proposta migliorativa, che riguarda l’intera città, sarà effettuata durante il resto dell’appalto che avrà la durata complessiva di sei anni. I primi interventi sono previsti a Fondo Fucile. Il costo complessivo dei lavori appaltati é di circa trenta milioni di euro a fronte di un finanziamento complessivo di 39 milioni. Gli interventi di conduzione e manutenzione sono iniziati nell’ottobre del 2018 sotto le riserve di legge.

Sono stati affrontati oggi, nel corso dell’incontro, i temi principali dell’appalto legati alla tempistica dell’esecuzione degli interventi, alle migliorie che sono conseguibili grazie all’offerta effettuata dalla società A2A in sede di gara e quelle che possono nascere in corso d’opera che potranno tornare utili per un maggiore efficientamento. «Siamo soddisfatti per il traguardo raggiunto – ha proseguito il vicesindaco Mondello – in virtù del percorso tortuoso che si era prefigurato soprattutto per gli aspetti di natura legale. Finalmente si va a delineare uno scenario della città in linea con quelli che sono i canoni delle altre città italiane e anche europee. Un lavoro che ci vedrà impegnati circa sei anni, forse oltre, che prevede un impianto complessivo in tutto il territorio cittadino che andrà ad incidere in maniera significativa sugli standard qualitativi della città. Si è discusso infine in maniera particolare di tutte quelle aree oggi emarginate e che comunque avranno piena rilevanza anche in seno a questo progetto».

 

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