MESSINA. Dopo le polemiche roventi degli scorsi giorni, la nuova “minaccia” di dimissioni di Cateno De Luca e la replica veemente di parte del Consiglio, il consigliere di Sicilia Futura Pietro La Tona si appella al primo cittadino e ai colleghi, invitando “a deporre le armi” nell’interesse della città.

«Due giorni fa in Capigruppo prima e in Consiglio dopo – osserva – ho potuto riscontrare come in nome degli interessi della città si consumano scontri personali e pseudo politici, purtroppo la politica con la p minuscola. Di ieri sera mi raccontano, non ho potuto partecipare per impegni lavorativi, che in Consiglio si sono ripetute le stesse scene. Da un lato il Sindaco che denuncia il Consiglio per ostruzionismo, usando toni sempre più pesanti e con attacchi sempre più personali contro singoli consiglieri, dall’altro colleghi consiglieri che battendo i pugni sul tavolo o sottovoce fanno strenua resistenza come stessero affrontando un nemico che sta per invadere la città, piuttosto che un Sindaco che porta avanti il suo programma, condivisibile o meno».

Poi gli interrogativi: «A mente fredda e tentando di non parteggiare mi chiedo: ma se in ballo ci sono gli interessi della città perché non ragionare con pacatezza da un lato e dall’altro? Se in ballo c’è un Sindaco votato dalla gente per amministrare e un Consiglio votato dalla stessa gente per indirizzare e controllare perché ciò non si riesce a fare con equilibrio e saggezza politica e amministrativa? Se tutti abbiamo a cuore l’ obiettivo di svegliare questa città da un lungo torpore perché non si prova nemmeno a remare nella stessa direzione? Se vogliamo il bene di questa città, come diciamo a gran voce e in ogni occasione, perché ritardiamo le scelte dell’Amministrazione che ha il diritto e il dovere di farle salvo poi sottoporsi al giudizio degli elettori? Se vogliamo il bene di questa città, come diciamo a gran voce e in ogni occasione, perché invece di cum – dividere le scelte con i consiglieri li consideriamo nemici da denigrare fino all’ offesa personale? Se vogliamo veramente dare un contributo alla crescita di questa città perché ci ritiriamo sull’Aventino, votando all’unanimità e senza particolari intoppi le proposte che vengono dai gruppi consiliari e facciamo invece le pulci alle proposte dell’ Amministrazione, finendo poi per astenerci o abbandonare l’aula? Se veramente il Sindaco volesse il sostegno dell’aula perché non ricorre ad una convocazione preventiva di una riunione dei capigruppo o dei presidenti di commissione per illustrare ed esplicitare  le scelte amministrative che intende portar avanti?»

«La risposta a queste domande – conclude – purtroppo è un’altra domanda: ma siamo veramente sicuri che vogliamo fare gli interessi di questa città? O ci interessa soltanto scaricare preventivamente  le colpe dei fallimenti sulla parte considerata avversa? Altro che portarsi via la palla, qui alla fine della partita non rimarrà più nemmeno il campo da gioco e noi giocatori non avremo, in tutta onestà, nulla di cui vantarci con la città. Saremo poi ancora in tempo per salvare questa povera Messina??!! Non lo so ma certamente per affossarla ce la stiamo mettendo proprio tutta».

 

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LA ROSA STEFANO
LA ROSA STEFANO
14 Giugno 2019 12:06

IL PROBLEMA È CHE QUESTO “SINDACO” NON È RICONOSCIUTO TALE DA GRAN PARTE DI QUEI CITTADINI CHE NON LO HANNO VOTATO.
RICORDO CHE IL SIG.DE LUCA È STATO VOTATO “SOLO” DAL 39% DEGLI ELETTORI!