di Andrea Marchello

MESSINAIl 5 giugno 2016 entrava in vigore la legge sulle unioni civili, che ha permesso di dare validità legale alle unioni tra cittadini dello stesso sesso. A 3 anni di distanza da allora, e a poco più di 24 ore dal Pride dell’8 giugno, è possibile scattare una prima “fotografia” del numero di unioni a Messina e in provincia (e nel resto d’Italia) grazie ai dati messi a disposizione da Istat (aggiornati al 31 dicembre 2017) e Ministero dell’Interno.

MESSINA E SICILIA. In tutto il 2017 nella sola città di Messina si sono celebrate 8 unioni civili, che salgono a 17 se si prende in esame l’intera provincia. Tra i 3 capoluoghi maggiori dell’isola Messina è quindi terza, superata da Palermo (33 unioni civili nel 2017) e Catania (10 unioni civili). Per quel che riguarda le Regioni invece, la Sicilia (122 unioni civili) si piazza al secondo posto in tutto il Mezzogiorno (che però, c’è da dire, è la macroarea italiana dove se ne sono celebrate meno), superata dalla sola Campania (a quota 168), mentre quasi doppia la Sardegna (nella quale ne sono state celebrate 70 nel 2017): numeri ben più piccoli rispetto a quelli di Regioni come Lombardia (che con 1073 è la Regione capolista) e Lazio (767), ma vicini a quelli della Liguria (134) e superiori a quelli del Friuli Venezia Giulia (79).

Delle 8 unioni civili celebrate in riva allo Stretto, 5 hanno visto protagoniste coppie di uomini: sul totale nazionale, le unioni civili messinesi hanno pesato per lo 0,2%. (Qui un approfondimento pubblicato dal Post, con un raffronto con le altre nazioni e con il numero complessivo di matrimoni in Italia, in forte calo, che dimostrano come le cifre relative ai primi mesi non siano basse).

 

 

RESTO D’ITALIA. Considerando sia le unioni civili costituite in Italia sia le trascrizioni di unioni costituite all’estero, al 1° gennaio 2018 gli italiani uniti civilmente sono circa 13 mila (e rappresentano lo 0,02% della popolazione), perlopiù di sesso maschile (68,3% dei casi). I 6.712 uniti civilmente dal 1 luglio 2016 al 31 dicembre 2017 risiedono prevalentemente nel Nord (56,8%) ed al Centro (31,5%), denotando una sorta di ritardo del Sud. Dall’analisi dei dati risulta che le unioni civili sono più frequenti nelle grandi città rispetto agli altri comuni: il 35,4% è stato costituito nelle 14 città metropolitane, tra cui Messina, malgrado la città dello Stretto si piazzi ultima. Reggio Calabria, che ha avuto una unione civile in meno di Messina nell’anno 2017, ne ha visto celebrare due in più nel 2016. Messina e Reggio, infine, sono le uniche due Città Metropolitane a non aver raggiunto la doppia cifra nel 2017 (una sola l’unione civile a Reggio nel 2018, secondo il Viminale) 

I DATI DEL 2018. Nel 2018, secondo i dati del Ministero dell’Interno, le coppie Lgbti che hanno usufruito delle Unioni Civili in Italia sono state 2.371. Tra le città al top è Roma, con 306 unioni, mentre tra le Regioni il primato spetta alla Lombardia, con 499. Dall’entrata in vigore della legge, sempre in base agli stessi dati, le unioni totali sono state 10.877.

 

Dati Istat (luglio 2016 – 31 dicembre 2017)

 

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