MESSINA. Dopo un’intera giornata passata in silenzio, o comunque senza sbilanciarsi, i candidati messinesi di Fratelli d’Italia, Francesco (detto Ciccio) Rizzo e Maria Fernanda Gervasi, si rivolgono ai propri elettori per ringraziarli della fiducia ed esporre le loro riflessioni, nonostante, stando alle statistiche sull’affluenza, le elezioni non siano state particolarmente avvertite a Messina, come in tutto il Meridione.

“Grazie innanzitutto a chi mi e ci ha sostenuto, riconoscendo nella mia candidatura una storia di militanza che viene da lontano – esordisce Ciccio Rizzo – Abbiamo migliorato di circa 1000 voti il risultato di 5 anni fa, raggiungendo l’obiettivo minimo che ci eravamo prefissati dentro la Comunità politica che ha espresso la mia candidatura. Abbiamo contribuito alla riunificazione della destra rispondendo (anche come Mns) ‘presente’ alla chiamata di Giorgia Meloni. Il partito nella città di Messina è andato benissimo ed in provincia pure. In Sardegna le oltre 800 preferenze che ho conseguito sono un risultato più che lusinghiero. Un pensiero di ‘cuore’ ai cittadini delle Eolie che ancora una volta sono stati al nostro fianco”, conclude, con un’ultima battuta rivolta al sindaco Cateno De Luca: “Il ‘Cateno pensiero’ non convince. C’è un mondo che vuole altro. C’è voglia di politica e di militanza. Avanti così! La Destra si è rimessa in cammino”.

‘Adesso triplicherò il mio impegno’. È stata un’esperienza intensa ed entusiasmante – ha invece scritto Maria Fernanda Gervasi, che si è dilungata un po’ di più – Il mio primo pensiero va a tutti i cittadini di Messina e provincia che, con il loro voto, hanno voluto premiare la mia candidatura e le mie idee: un significativo riconoscimento per tutto quello che ho cercato di fare in questi anni di impegno politico e sociale. In questo percorso ho puntato sulla semplicità e la chiarezza nell’affrontare le grandi questioni europee qui in riva allo Stretto, coniugando un’idea forte e centrale, quella dell’Europa unita, con le questioni peculiari del territorio, le grandi idee e i bisogni quotidiani: dal Ponte sullo Stretto, al lavoro e alla solidarietà, e ancora la famiglia e la sicurezza”.

“Ho tentato di spiegare come senza la partecipazione e l’impegno di tutti l’idea di Europa rischia di svuotarsi e perdere forza e significato – continua sul suo profilo Facebook – La mia città, l’amata città di Messina, ha risposto con forza al mio appello. Il risultato mi inorgoglisce e mi dice di andare avanti: quell’ ‘adesso’ che ho più volte ripetuto in campagna elettorale, non era un semplice slogan, ma la sintesi di una profonda convinzione. In politica ‘adesso’ è ‘sempre’, è avere la forza e il coraggio di spingersi oltre le contingenze e ribadire che ogni giorno è un giorno da consacrare agli altri, a quelli che hanno riposto in te la loro fiducia, e a quelli che pur ‘distanti’ fanno ugualmente parte del corpo della nazione. Il popolo è sovrano, lo è sempre. E lo sarà ancora di più se nel suo canto, nel suo inno alla patria, troverà le parole, la forza, e la compassione per unire anche gli ‘altri’ “.

“Il mio impegno politico continuerà più forte di prima – prosegue – in linea con le battaglie portate avanti nel corso di questa campagna elettorale. Credo che adesso la Sicilia si trovi al cospetto di una grande sfida: farsi ancora una volta culla di un laboratorio per la creazione di un nuovo soggetto politico, espressione di una destra moderata e convintamente europeista che voglia finalmente valorizzare le grandi potenzialità della nostra isola, guardando (come ha più volte indicato il governatore Musumeci) a quelle realtà produttive sane che possono ricevere dall’Europa il sostegno dei fondi comunitari per restituire a tutti i cittadini un patrimonio duraturo di cultura e di sviluppo”.

“Non posso e non voglio dimenticare in questo momento i quasi 10000 amici che hanno creduto in me, a Messina, in provincia e in molte altre città della Sicilia – conclude con un pensiero ai suoi elettori – Ho messo la mia persona al loro servizio e il mio impegno, in nome delle idee per cui mi sono battuta, continua da subito, da ‘adesso’ “.

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