Recuperare gli stabilimenti dismessi in Sicilia, promuovendo una sinergia proficua tra aziende e sindacati per il rilancio del settore degli impianti fissi, nel rispetto del territorio e dei posti di lavoro.  È l’appello lanciato dalla Filca Cisl Sicilia, nel corso dell’incontro che si è tenuto oggi a Palermo e al quale hanno partecipato tutti i delegati delle province alla presenza del segretario nazionale, Salvatore Federico e del segretario della Filca Sicilia, Paolo D’Anca.
«In Sicilia sono troppi gli stabilimenti abbandonati, per questo chiediamo urgentemente la convocazione di un tavolo tecnico con il governo della Regione per avviare un percorso di rilancio che scongiuri, in alcuni casi, la chiusura definitiva con la conseguente perdita di posti di lavoro, come nel caso delle cave di Billemi dove, dopo due anni di trattative snervanti, ancora nessuna risposta dalle istituzioni».
 «Vogliamo rilanciare il settore – spiega Federico – e infatti è già in corso una rivoluzione, che è già partita a livello nazionale, per il recupero di 30 stabilimenti dismessi. Puntiamo a soluzioni innovative e, proprio in questa direzione, abbiamo anche promosso un concorso per reclutare figure esperte tra i laureati con tesi sul riutilizzo e riconversione delle cementerie italiane dismesse o in fase di dismissioni.
Adesso- conclude – grazie ad una sinergia tra noi e le aziende, vogliamo mettere in pratica azioni concrete  per salvaguardare il territorio e fornire garanzie occupazionali, una sfida che vogliamo vincere».

 

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