MESSINA. Si svolgerà sabato 27 luglio il corteo indetto dalla “Rete No Ponte” per ribadire ancora una volta la propria contrarietà “alle opere pubbliche inutili e alla devastazione ambientale” dopo il recente dibattito politico e mediatico sulla grande opera dello Stretto, tornata nuovamente in auge dopo un periodo di silenzio.

«In questi mesi – spiega Luigi Sturniolo – abbiamo assistito ad un profluvio di parole in favore della ripresa del progetto di costruzione del Ponte sullo Stretto da parte di forze politiche e sindacali, organi di stampa e associazioni di costruttori, amministratori pubblici e tecnici sgomitanti alla ricerca di una collocazione. Sappiamo bene che dietro quelle parole non c’è nulla di concreto, né un progetto, né le risorse finanziarie. Quelle parole, però, pesano come macigni sul futuro della nostra terra, rappresentano la rinuncia ad avercelo un futuro, alludono ad ulteriori possibili speculazioni. Il Ponte sullo Stretto – prosegue – è stato la speculazione perfetta. Centinaia di milioni di euro sono stati regalati alle aziende che volteggiano come avvoltoi intorno alle risorse pubbliche. Noi vogliamo impedire che questo meccanismo perverso possa ricominciare. Ci interessa immaginare come possa essere possibile fermare l’emorragia di intelligenze che dal Sud emigra alla ricerca di una possibilità di vita dignitosa. Pretendiamo ciò che ci tocca. Vogliamo che siano i territori a prendere parola sulle esigenze degli abitanti, non le burocrazie politiche al servizio della aziende del Nord. Lo faremo con i nostri strumenti: la discussione pubblica, la mobilitazione, il conflitto. Metteremo la nostra manifestazione a disposizione di tutti i comitati che si battono in difesa dei territori. Avvieremo un confronto pubblico con tutti sul futuro della Sicilia e del Sud. Dimostreremo  – conclude – che un altro futuro è possibile, che non sia la svendita delle nostre vite e del nostro ambiente. Noi, come sempre, saremo in piazza. Gli altri devono ancora dimostrare di essere in grado di farlo».

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Igor Forgione
Igor Forgione
6 Maggio 2019 9:05

A Capo D’Orlando non c’è nessun Ponte, così come a Taormina.
Ci sono aziende che lavorano molto. Il turismo è florido.
Non serve una mega autostrada sopra l’ecosistema dei Laghi di Ganzirri.
Servono spiagge pulite e mobilità elettrica. Parchi, parcheggi, grattacieli etc