MESSINA. Prosegue il confronto a distanza fra il Pd e Cateno De Luca. Dopo il botta e risposta fra Antonio Saitta e il primo cittadino, tocca adesso al segretario provinciale Paolo Starvaggi, che in una nota esprime la sua solidarietà all’ex candidato sindaco del centrosinistra e prende di mira i toni utilizzati da De Luca. Che replica per le rime. Con gli stessi toni.

«Le esternazioni del Sindaco De Luca, in risposta al civile e condivisibile intervento del prof. Antonio Saitta – scrive Starvaggi – evidenziano ancora una volta, qualora ve ne fosse ulteriore bisogno, un progressivo imbarbarimento della politica locale, in cui De Luca sta portando la Città di Messina e la Provincia che dovrebbe amministrare quale Sindaco della Città Metropolitana. Il primo cittadino, infatti, ogni qual volta è destinatario di critiche non riesce a moderare i toni, trasformando così il naturale e civile dibattito in polemica sterile ed offensiva, sottraendosi al confronto sui contenuti e sui temi. Evidentemente, il predetto, non essendo nella condizione di replicare nella sostanza alle critiche ricevute, specie se puntuali ed efficaci, tenta di confondere le acque e sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dai problemi concreti sollevati dai suoi interlocutori.  Ovviamente, il Partito Democratico, che mi onoro di rappresentare a livello provinciale, non accetta questo modus agendi, anzi lo stigmatizza ed invita il sindaco De Luca ad affrontare in maniera sobria il dibattito, approfondendo contenuti e temi, ricordandosi di avere una grande responsabilità nei confronti dell’intera cittadinanza, del capoluogo e della provincia tutta.  Non saranno certo le singolari e coerografiche iniziative – prosegue – volte ad ottenere visibilità mediatica e null’altro a risolvere i tanti problemi che, per il ruolo ricopre, è chiamato a risolvere, piuttosto occorre un’azione amministrativa costante e scrupolosa, ispirata al rispetto delle regole e della legalità, da condurre in sinergia con tutte le istituzioni impegnate, e non contro di esse. È comprensibile – si legge ancora nella nota – lo stato di nervosismo in cui versa De Luca, dettato dalle ultime cocenti sconfitte nella tornata elettorale di pochi giorni fa, per il rinnovo delle amministrazioni comunali, che ha visto De Luca, Sindaco della Città Metropolitana, esporsi in prima persona, con i soliti toni violenti ed offensivi, soprattutto nei comuni di Rometta Marea e di Brolo, con i risultati che tutti conosciamo. Nicola Merlino e Pippo Laccoto e le loro comunità hanno risposto con un’ampia vittoria agli insulti di De Luca. È evidente che il clima da campagna elettorale offusca le menti, tuttavia chi ha responsabilità di governo e rappresenta le Istituzioni deve astenersi da qualsiasi forma di violenza verbale. Ed è ancor più grave che la reazione aggressiva e spropositata di De Luca nei confronti di Saitta, sia giunta proprio il giorno in cui ha perso lo status di incensurato, con la Sentenza della V sez. penale della Cassazione, che ha condannato De Luca, in via definitiva, per il reato di diffamazione, in relazione alle offese proferite in un comizio quando, nel 2012, era sindaco di Fiumedinisi. A fronte del non più sopportabile atteggiamento di De Luca – conclude Starvaggi – ritengo sia doveroso manifestare piena solidarietà ad Antonio Saitta per quanto espresso dal Sindaco nei suoi confronti, ma, nell’occasione, anche a tutti gli amministratori locali, i giornalisti ed i liberi cittadini che, quotidianamente, vengono presi di mira da Cateno De Luca e dal suo attrezzatissimo “staff”».

La risposta del primo cittadino non si fa attendere, e arriva sulla stessa falsariga di quelle precedenti, con nomignoli, espressioni dialettali e insulti assortiti. 

«Puru i pulici iannu a tussi! – esordisce il sindaco – Non so cosa rappresenta questo Paolo detto SCARAVAGGI però ha detto una cosa giusta: l’esimio professor Antonio Saitta merita solidarietà perché attaccato ferocemente da quel cattivone del sindaco De Luca. Il povero Saitta, nella campagna elettore per le Amministrative di giugno 2018, ha anche pagato il prezzo delle scelleratezze del Governo Crocetta tra le quali l’abolizione delle province a trazione PD. Siamo nervosi perché il prelievo forzoso introdotto dal governo Renzi e le marchette di Crocetta hanno reso un pericolo pubblico tutte le strade provinciali, viadotti e scuole. Il Servaggio voleva un risposta sul merito? Eccola! Non replico a mister nessuno in merito alle altre esilaranti affermazioni perché perdere tempo con chi è nunnu miscatu cu nenti ci peddi puru i spisi. Vorrei solo ricordare al Cazzazionista Stervaggi che una multa di 800 euro per diffamazione non incide sullo status di incensurato e per onestà intellettuale invece va citata la sentenza della corte di appello di ieri che ha ribadito che io non potevo essere arrestato. Piaccia o non piaccia al Servaggio che sono e rimango incensurato! Esprimo la mia solidarietà al popolo del PD perché avere come segretario un come Servaggio significa esserne relegati a continue sconfitte», scrive ancora, corredando il post con delle faccine.

Poi la conclusione: «Dimenticavo di far presente che ora il Servaggio ritornerà ad essere nuovamente a libro paga del comune di Brolo avendo già avuto incarichi per oltre 500 mila euro di parcelle dallo stesso onorevole sindaco e dal suo discendente sindaco che lo hanno eletto segretario del partito con un vero e proprio colpo di mano. Vergogna!»

 

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