MESSINA. L’economia è in condizioni pessime, i negozi chiudono, gli abitanti vanno via, ma il sole e il clima, per quelli non c’è problema. Lo testimonia la classifica stilata dal Sole 24 ore sul “benessere climatico”, un indice del clima che mira ad esaminare quale, tra le 107 città capoluogo italiane, sia quella con le condizioni meteo più favorevoli: un indice che verrà utilizzato nell’indagine sulla qualità della vita che il quotidiano economico da trent’anni pubblica.

Messina, pur non brillando, è nella parte altra della classifica, al 28mo posto. La prima è Imperia, seconda Catania, terza Pescara. In Sicilia, peggio di Messina fa solo Ragusa. A riprova del fatto che lo Stretto è un microclima omogeneo, Reggio Calabria ottiene la posizione immediatamente a ridosso a quella di Messina, la numero 29: ma con dati numerici molto singolari.

Bizzarra, per esempio, la graduatoria dell’indice di calore,  in cui si prendono in considerazione i giorni annui con temperatura percepita uguale o superiore ai trenta gradi, valore quindi che tiene conto anche dell’umidità e del vento: Messina è in novantesima posizione, una classifica guidata da Enna e seguita da Potenza e Trieste: un piazzamento riscontrabile da chiunque, nei mesi cha vanno da fine maggio a inizio ottobre, non abbia un condizionatore d’aria. Bizzarria confermata anche dalla terzultima posizione di Siracusa, ma soprattutto della centunesima di Reggio Calabria.

Nell’indice delle ondate di calore, sforamenti cioè dei trenta gradi per più di tre giorni consecutivi, Messina è invece 38esima in una classifica comandata da tre città liguri (e chiusa dalla romagnola Ferrara). Anche qui, molta discrepanza con Reggio, che è 54esima.

Negli “eventi estremi”, giorni cioè con accumulo di pioggia superiore ai 40 millimetri per fascia esaoraria, la posizione è la 59esima: prima è L’Aquila, ultima Verbania. Nella graduatoria del soleggiamento, quella relativa alle ore di sole al giorno, Messina si piazza sedicesima, a pochissima distanza dalla prima in classifica, che è Siracusa (seguita da Agrigento e Catania).

I nodi medi giornalieri di vento nella stagione compongono la classifica della brezza estiva, che vede la città dello Stretto alla posizione numero 23, mentre non buonissime notizie arrivano dalla graduatoria dell’umidità relativa: posizione numero 100 per i giorni annui fuori dal confort climatico (quindi maggiore del 70% o minore del 30%), in una classifica comandata da Catania. Anche per le raffiche di vento si potrebbe fare meglio, ma lo scirocco e la tramontana spingono Messina alla 86ma posizione: per comparazione, Trieste, flagellata dalla gelida bora, è centesima.

Chiudono la classifica dei giorni di pioggia (30ma posizione, prima Siracusa), i giorni in cui la temperatura è inferiore a tre gradi (ottima sesta posizione, Catania prima ed Enna 102esima), mentre per quanto riguarda la nebbia, almeno Messina un primato ce l’ha: prima posizione, nemmeno un giorno con la foschia lattiginosa.

Nota metodologica adottata dal Sole 24 Ore: alcuni indicatori sono considerati positivi (più alto il valore migliore la performance della città), altri negativi (più basso il valore meglio è).

 

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