MESSINA. Tra due anni di lavori, e con quindici milioni di euro di importo (quattro milioni dalla Protezione civile regionale, il resto a carico del Consorzio autostrade siciliane), l’autostrada A18 Messina-Catania tornerà alle due regolari corsie, con due nuove gallerie: dopo sei, la frana di Letojanni sarà rimossa. Rimossa per modo di dire: in realtà ci si scaveranno sotto due gallerie, perchè al momento, e per chissà quanto altro tempo, rimuoverla non sarebbe stato possibile, a causa dell’instabilità del pendio, e del fatto che lo smottamento non si è assestato: scavare potrebbe innescare altri fenomeni franosi.

E’ il progetto che è stato presentato al ministro delleInfrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, in visita alla frana e molto critico nei confronti della gestione complessiva dell’emergenza che ormai è diventata parte del paesaggio, con tanto di vegetazione che vi cresce sopra rigogliosa.

Cosa prevede il progetto? Lo ha spiegato Salvatore Minaldi, direttore generale facente funzione del Cas: quattordici fasi, dalla prima che parte dallo stato di fatto odierno, e cioè un intero versante crollato sulla carreggiata dell’autostrada in direzione Catania, alla quattordicesima, tra due anni, con la creazione di due gallerie artificiali: la prima, quella nella carreggiata oggi occupata dai detriti, passerà letteralmente sotto la frana, che quindi non sarà tolta, e che sarà realizzata a metà dei lavori, nella “fase 8” e la seconda alla fine dei lavori nella carreggiata in direzione Messina, che non è interessata dalla frana. Le due gallerie serviranno a “contenere” la montagna, che nel corso degli interventi sarà consolidata.

Per vedere gli operai in azione, però, servirà ancora del tempo: il bando è pronto, oggi sarà emesso il decreto finale da parte della Protezione civile regionale (in quanto soggetto attuatore), l’aggiudicazione della gara d’appalto è prevista in estate e la partenza dei lavori a settembre.

 

 

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