MESSINA. Dopo i furti ai danni della Lelat, la comunità terapeutica che dal 1990 compie a Messina la sua lotta alla tossicodipendenza, anche il comune di Messina si farà compartecipe delle spese per riacquistare parte di quanto è stato saccheggiato dai ladri la cui identità ancora è ignota, nella notte fra il 7 e l’8 dicembre del 2018. Si tratta di una spesa di 4500 euro con cui Palazzo Zanca aiuterà l’Associazione. Un gesto, prima che di supporto economico, soprattutto di sostegno morale alla comunità il cui impiego delle attrezzature è fondamentale per realizzare i programmi di recupero per gli ospiti, erogati gratuitamente sia per i ragazzi che per le loro famiglie.

Il comune di Messina si farà così carico della metà delle spese che effettivamente dovrà sostenere la Lelat per riacquistare tutti i beni. Il danno subito, infatti, è pari a quasi 10 mila euro. Le attrezzature rubate presso la sede di via G. Alessi nel Rione Mangialupi erano utilizzate principalmente per eseguire lavori di falegnameria e agricola,. Oltre questi attrezzi sono stati sottratti anche una stampante, delle casse audio e un video proiettore. Di questi sono stati recuperati attraverso delle donazioni private una sega circolare, un compressore, un trapano e un computer portatile.

La richiesta di compartecipazione presentata della presidente Anna Maria Garufi all’Amministrazione è stata, così, accolta e approvata con una delibera di giunta del 15 marzo.

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