MESSINA. Ha aderito anche Messina al #fridaysforfuture, la manifestazione che ha coinvolto 106 Paesi diversi, sull’esempio dell’attivista sedicenne svedese Greta Thunberg, in una protesta a favore di politiche più incisive contro il riscaldamento globale, riducendo le emissioni di anidride carbonica. Protagonisti, i giovani attivisti di tutto il mondo, scesi in oltre 1600 piazze con striscioni, cartelli e intonando cori.

Il corteo messinese, a cui hanno partecipato anche gli studenti di alcuni Comuni limitrofi giunti a Messina per l’occasione, è partito da Piazza Antonello, percorrendo il Corso Cavour in direzione della Via Tommaso Cannizzaro. Da lì si è proseguito fino alla Cesare Battisti, incrociando la Via Garibaldi e giungendo alla piazza davanti a Palazzo Zanca.

“System change Not climate change”, questo il manifesto che ha aperto il corteo, guidandolo per le strade della città, seguito da altri come “Non c’è un pianeta B”, uguali a quelli nel resto del mondo e contestualizzati dai cori degli attivisti che all’unisono intonavano “Noi vogliamo il nostro futuro”, o anche “Si vede, si sente, la scuola è per l’ambiente”.

Ad abbracciare l’iniziativa, anche l’ “Unione degli studenti” e l’ “Arci” di Messina che, alle 16, ha organizzato presso la sede del circolo un’assemblea pubblica per discutere sull’ambiente e sulla migrazione.

Alle 18, invece, a Piazza Unione Europea, l’evento “Il capitalismo divora l’ambiente!”, promosso da “Sinistra Classe Rivoluzione” di Messina.

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