MESSINA. A scuola e a lavoro con bus e tram: è il progetto che il comune di Messina da due anni sta portando avanti, con l’intento di snellire il caotico traffico veicolare, con cofinanziamenti da parte del Ministero dell’Ambiente, dell’università di Messina, e di partner privati.

Il progetto risale a fine 2016, quando l’allora assessore alla Mobilità Gaetano Cacciola sottoscrisse un protocollo d’intesa con Ministero partecipare al programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro, presentando il progetto “Messina – A scuola e al lavoro con il TPL”, in affiancamento con partner, per incentivare iniziative di mobilità sostenibile (piedibus, car e bike pooling e sharing e percorsi protetti per gli spostamenti). E se il progetto di “mobilità dolce” tra le piazze Cairoli e Duomo (uno degli interventi previsti dal progetto, seppure finanziato con fondi Pon Metro) è stato cancellato qualche settimana fa dall’attuale amministrazione, a questo invece è stata data continuità.

In cosa consiste il programma? Nella “realizzazione di servizi e infrastrutture e mobilità collettiva e condivisa a basse emissioni, incluso iniziative di piedibus, Carpool Inghe, Car sharing, bike sharing, bicibus, bike to work, scooter sharing, infomobilità e altri servizi e infrastrutture di mobilità collettiva destinata in particolar modo al collegamento di aree a domanda debole, realizzazione e adeguamento di percorsi protetti per favorire gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro a piedi e in bicicletta, tra cui corsie ciclabili e “zone 30”, cessione a titolo gratuito di buoni mobilità e agevolazioni tariffarie relativi a servizi pubblici e incentivi monetari e lavoratore gli studenti usano mezzi trasporto a basse emissioni”.

Il progetto è iniziato da quest’ultimo punto: tra i diversi interventi, ne è stato previsto uno relativo agli incentivi all’uso del trasporto pubblico locale e bigliettazione integrata per un importo di 220.400 euro. Per questo, in via sperimentale, gli abbonamenti mensili di Atm da trenta euro hanno avuto una riduzione del 50% e quindi un costo di 15 euro ciascuno. All’Azienda trasporti, per questo, andrà una somma complessiva di 1.815 euro di rimborsi fino a gennaio 2019, per i 121 abbonamenti sottoscritti in un mese.

Il progetto ha un importo complessivo di 1.365.260 euro, di cui una quota di finanziamento da 450mila euro a carico del comune di Messina, centomila a carico del partner pubblico Università degli studi di Messina, una quota pari a 1.000 euro ciascuno a carico dell’Euromobility, e di Cras s.r.l., e 813.260 euro da parte del ministero dell’Ambiente.

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