MESSINA. «Ormai nessuno può più farti del male», con queste parole la mamma di Alessandra, la 30enne messinese uccisa giovedì scorso, ha baciato e salutato la bara in cui riposerà per sempre “Ale”. Così la chiamavano tutti, e così è stata immortalata nelle magliette che indossavano le sue amiche.

Ad officiare la cerimonia al Duomo di Messina, le cui spese sono state interamente sostenute da Confcommercio, Mons. Giuseppe La Speme, e non il Vescovo Giovanni Accolla come era stato inizialmente annunciato. In prima fila il vicesindaco Salvatore Mondello e l’Assessore Alessandra Calafiore a fare le veci del primo cittadino, fuori Messina per impegni istituzionali. Tra i banchi oltre alle autorità anche l’ex sindaco Renato Accorinti e il prefetto Maria Carmela Librizzi che ha portato il suo saluto alla famiglia prima della cerimonia.

All’interno del Duomo hanno risuonato silenzio e sobrietà nel ricordo del brutale assassinio della ragazza su cui ora i magistrati e gli inquirenti dovranno fare chiarezza. Ad accompagnare l’uscita della bara dalla Cattedrale tanti palloncini rosa sulle note dell’Ave Maria del Campanile.

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