MESSINA. «Il mare è stato impietoso, andando a erodere gran parte della costa, creando danni strutturali anche alla rete fognaria». È il resoconto del sopralluogo effettuato dal consigliere comunale di OraMessina Francesco Pagano, in compagnia dell’assessore Massimiliano Minutoli, sul litorale di Marmora, funestato dalle intemperie e dall’azione erosiva delle onde. 

«La situazione- spiega il consigliere – è ben oltre il sopportabile. In quel tratto è ormai abitudine, infatti, convivere con la rottura delle condutture fognarie a causa delle mareggiate. Interventi tampone vengono effettuati con buona celerità, questo però non è lecito aspettarselo in eterno. Devono essere progettati lavori di messa in sicurezza definitivi che vadano a contrastare la potenza del mare nei giorni di vento più incessante. Nelle scorse settimane il forte maestrale ha reso la zona invivibile, con una forte paura per tutti i cittadini.  Qualche mese fa – prosegue -avevamo raccontato di come i fondi regionali fossero stati stanziati ma rimasti bloccati, con interventi a macchia di leopardo che andavano a rendere incerto il futuro di zone fortemente compromesse come quella di Rodia Puccino. I mesi invernali stanno per finire, siamo tutti consapevoli che però la nostra particolare area geografica è accompagnata da forti venti per tutto l’intero anno. L’intervento dell’assessore Minutoli è decisivo, in quanto occorre una presenza viva delle istituzioni amministrative locali; solo così è possibile destare la Regione da un immobilismo difficile da far comprendere alla cittadinanza. Siamo consapevoli della burocrazia capace di rallentare ogni lavoro, complicato farlo digerire a chi aspetta da tempo degli interventi».

«Nella giornata di martedì 5 marzo – prosegue – dovrebbero arrivare delle comunicazioni più concrete sui temi. Nel frattempo insieme all’assessore Minutoli siamo riusciti a strappare la promessa di interventi e sblocco dei fondi per i prossimi 8 mesi. Intanto va sottolineato il lavoro dell’Amam per il ripristino quantomeno momentaneo della rete fognaria di Marmora saltato nelle settimane scorse. La speranza – conclude Pagano – rimane quella di non dover assistere a interventi di totale emergenza ma progettuali per la messa in sicurezza di territorio e infrastrutture».

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