PALERMO. E’ scontro aperto tra il presidente dell?Ars Gianfranco Miccichè e il gruppo prlamentare del Movimento 5 stelle, iniziato ieri con un dossier in cui si accusava l’assemblea regionale siciliana di produrre poco e costare quanto la Casa Bianca, mille euro al minuto.

“Quello che hanno detto ieri è una falsità. Questa è un’Istituzione, non è possibile continuare a denigrare sempre le istituzioni facendola franca. Non è affatto vero che l’Ars costa mille euro al minuto. Il riferimento dei mille euro al minuto è all’Aula, ma è una piccolissima parte dell’attività giornaliera dell’Assemblea”, ha spiegato Miccichè, prima di annunciare querela.

La risposta a Cinque stelle non ha tardato ad arrivare: “Tutti i dati che abbiamo presentato in conferenza stampa  – dice il deputato Stefano Zito – provengono da fonti  ufficiali dell’Ars, Miccichè non sposti il focus della questione, abbiamo denunciato i costi solo per accendere i riflettori sull’inaccettabile improduttività dell’aula. Se avessimo fatto leggi per risollevare la Sicilia, nessuno si sarebbe scandalizzato dei costi. Il problema è che quest’assemblea, oltre alle leggi obbligatorie, non ha cavato un ragno dal buco, mentre la Sicilia affonda. Noi la nostra parte l’abbiamo sempre fatta, non a caso siamo il gruppo nettamente più prolifico dell’Assemblea e i più presenti nelle commissioni”.

 “Miccichè  – afferma il capogruppo Francesco Cappello – ci querela? Lo faccia pure e poi si dimetta, non è degno di rappresentare quest’Assemblea che lavora col contagocce, che è in eterna sessione di bilancio e con una conferenza di capigruppo che non si riunisce da tempo nemmeno per programmare i lavori.  Intanto saremo noi a querelare lui che ci ha definiti farabutti e ci ha pesantemente offeso”.

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