MESSINA. Avrà la forma di un’onda, sarà pronto nel 2020 e costerà 5 milioni e 370mila euro: sono rispettivamente il progetto, la data di consegna e l’importo a base d’asta per il nuovo terminal crocieristico del porto storico di Messina, un progetto dello studio Ottavio Di Blasi & Partners il cui stadio esecutivo è stato infatti approvato il 12 febbraio con un decreto del commissario straordinario dell’Autorità portuale Antonino De Simone. L’opera è inserita nel Piano operativo triennale 2019-2021 dell’Autorità portuale.

L’autore del progetto, un architetto con studio a Milano, descrive così il nuovo terminal nel suo sito: “L’ambizione del progetto è che la nuova Stazione Marittima non si limiti ad essere un edificio puramente funzionale ma possa diventare un biglietto da visita della città, simbolo di una comunità capace di cambiamento, pur rimanendo ancorata ai suoi caratteri autentici: l’essere a cavallo tra terra e mare. La nuova stazione marittima si presenta come una leggera copertura che vola staccata da terra, immediatamente riconoscibile con il suo sky-line aereo e leggero ispirato alle linee morbide delle onde del mare”.

“Visto dall’interno del Terminal, l’andamento curvilineo della copertura sarà ugualmente percepibile creando uno spazio molto plastico ed articolato. L’esterno sarà in colore bianco come il corpo delle navi, riflettente, manutenibile e solare; all’interno la copertura mostrerà il suo materiale di costruzione: il legno, caldo ed accogliente. Uscendo dalla stazione i turisti in transito si troveranno nel cuore del centro storico ed in questo senso il nuovo Terminal diventerà uno dei poli di attrazione della città di Messina. L’idea di base è che la stazione marittima sia un luogo di centralità ed un polo di attrazione per la città sia quando vi sono navi in banchina sia quando non vi sono navi turistiche in porto. Per questa ragione i servizi e le attività commerciali sono state disposte lungo la Via Vittorio Emanuele per potere essere utilizzate in qualunque giorno dell’anno sia dai turisti che dai cittadini in tutti i giorni dell’anno”.

La struttura sarà totalmente realizzata a secco, non ci sono le fondazioni né saranno effettuati scavi, la struttura portante sarà “inghisata” direttamente alla banchina del porto per mezzo di tasselli chimici. Operazione possibile, ha spiegato il progettista, grazie all’utilizzo del legno lamellare. La copertura è ondulata, per una superficie di circa 1.800 metri quadri. Le pareti esterne, interamente vetrate, racchiudono, nel mezzo del volume, una spina longitudinale di locali tecnici, uffici e servizi, mentre tutta la restante superficie è lasciata libera. La spina tecnica centrale non supera i 3,50 metri di altezza e non tocca mai la copertura, il cui intradosso ligneo e la forma ondulata possono così essere ben apprezzati dall’interno.

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Antonino
Antonino
27 Febbraio 2019 8:59

Bello questo gazebo da 5 ml e, nella restante banchina che ci mettiamo Biancaneve ed i sete nani!!

Stefano
Stefano
27 Febbraio 2019 9:09

Sarebbe stato meglio realizzarlo nell’ex fiera di Messina con relativi attacchi crocieristichi.

Lillo Russo
Lillo Russo
27 Febbraio 2019 12:09

Sembra bello ed elegante . L’unica impressione e’ che il tetto sia un po’ pesante( a vedersi) ; ma se deve richiamare i movimenti del mare,niente da dire. Giudizio nel complesso positivo.