MESSINA. Qualche giorno fa, in un comunicato di fuoco, Andrea Argento aveva chiesto le dimissioni dell’assessore allo Sport Pippo Scattareggia. La risposta non si è fatta attendere, e mette i puntini sulle “i”.

“Desidero complimentarmi con il consigliere Andrea Argento (M5S), per l’enfasi con la quale quest’oggi ha trasformato un normale confronto di commissione in un vero e proprio attacco politico nei confronti dell’amministrazione comunale De Luca. Si precisa che già da tempo il sindaco Cateno De Luca ed il vicesindaco Salvatore Mondello avevano chiesto all’assessore regionale Marco Falcone la possibilità del traguardo di tappa a Messina”, scrive Scattareggia, che prosegue spiegando di avere chiesto “un intervento diretto a Danilo Lo Giudice (deputato regionale di riferimento del gruppo De Luca), al fine di seguire personalmente l’evolversi della vicenda presso la Regione Siciliana, avendo a cuore l’importanza di questa tappa in città, territorio natale del nostro campione Vincenzo Nibali. Contrariamente si evince, a parte le gratuite ed infondate accuse formulate in sede di Commissione, che nessuna richiesta formale e nessun intervento è stato proposto in sede regionale da altro parlamentare messinese ed in particolare dai rappresentanti del M5S di cui lo stesso consigliere è appartenente. Si fa presente, inoltre, qualora non ne fosse a conoscenza, che l’organizzazione della Tappa Sicilia è di esclusiva pertinenza della R.C.S in concorso con la Regione Siciliana, pertanto è chiaro che nessuna amministrazione comunale ha alcun potere decisionale”.

“In merito alle provocazioni avanzate sulla piscina Cappuccini, inviterei il consigliere Argento a non fare demagogia ed a meglio documentarsi sulla vicenda – accusa Scattareggia – magari leggendo le relazioni da me recentemente fornite alla V Commissione, di cui lo stesso è componente, in particolare quelle rilasciate dall’ufficio tecnico comunale in relazione ai vincoli determinati dalla transazione stipulata in esecuzione della delibera di G. M. n. 89 del 20/02/2018. Sul caso A.C.R. Messina e sulle altre questioni, il consigliere avrebbe potuto facilmente risolvere le proprie perplessità magari partecipando personalmente agli incontri recentemente promossi dal sindaco De Luca, alle quali hanno partecipato non solo i suoi colleghi di consiglio comunale, ma anche i rappresentanti delle tifoserie e lo stesso ex presidente Pietro Sciotto. Concluderei rimandando al mittente le vuote e demagogiche accuse rivoltemi, palesemente ad uso strumentale e meramente politiche”.

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