Ex Provincia, Cateno De Luca non demorde: prorogate le ferie forzate ai dipendenti

MESSINA. È stato firmato il decreto sindacale che proroga di una settimana le ferie d’ufficio per circa 700 dipendenti dell’ex Provincia regionale di Messina, obbligati ad andare “in vacanza” dal sindaco Cateno De Luca come forma di protesta per sollecitare il governo regionale e nazionale a risolvere la situazione economica dell’Ente.

Ad annunciarlo, su Facebook, è lo stesso Sindaco metropolitano, che lo scorso lunedì aveva preannunciato dei “colpi di teatro” ancor più eclatanti: qualora non venissero presi dei provvedimenti entro il primo marzo, De Luca si è detto pronto a rimettere il proprio incarico nelle mani del Prefetto, a iniziare uno sciopero della fame e a procedere a dei licenziamenti collettivi.

«Continua a rimanere chiusa la città metropolitana! Questa è la soluzione!», scrive su Facebook il primo cittadino, che posta poi una bozza di ordine del giorno da far approvare al Parlamento Siciliano in cui si chiede al Governo regionale di reperire, con priorità su ogni altra legge di spesa, le somme mancanti per evitare il dissesto finanziario delle ex Province siciliane, ammontante a circa 20 milioni di euro annui per il triennio 2019 – 2020 – 2021, in aggiunta a quelle già consolidate e da prevedersi pari a 111.050.000, “fermo restando che gli interventi normativi derogatori di competenza dello Stato per sanare la mancata approvazione dei Bilanci per l’anno 2018 presuppongono la consequenziale erogazione di una ulteriore somma (di circa 70 milioni che include anche il pregresso 2017 della Città Metropolitana di Catania) a copertura dei presunti disavanzi 2018 da ripartirsi, ove la normativa lo consentirà, nel triennio 2019/2021”.

In attesa di capire cosa accadrà nei prossimi giorni, prosegue intanto la protesta dei lavoratori, che dopo aver occupato il Salone degli Specchi hanno annunciato un sit-in in occasione del confronto fra il Governatore Nello Musumeci e i parlamentari nazionali, che si terrà lunedì a Palermo.