MESSINA. Trattavano il pescestocco, per “sbiancarlo”, con la polvere di “calce calcica idrata indicata per la preparazione di leganti per malte da muratura e per intonaci interni ed esterni”, così come risultava scritto nella confezione stessa.

E’ la scoperta che la Capitaneria di porto ha fatto durante l’attività di ispezione presso un esercizio commerciale di Santa Lucia del Mela (i militari non hanno fornito ulteriori indicazioni, ndr), all’interno di un vascone di idratazione, in cui hanno trovato 23 kg di Stoccafisso in ammollo in acqua. La particolare colorazione biancastra dell’acqua ha fatto presumere agli ispettori della Guardia Costiera che all’interno della stessa vasca fossero presenti sostanze atte a modificarne la colorazione. Pertanto i militari della Guardia Costiera, con il supporto di un veterinario dell’ASP n.5 di Messina, hanno proceduto ad un controllo più accurato del locale di vendita riscontrando la presenza di un pozzetto frigo contenente un sacco aperto, con  Kg. 2 circa di polvere di calce.

Si è avuto modo di verificare successivamente che il prodotto, immesso nella vasca con il prodotto ittico, veniva utilizzato quale sbiancante e per mantenere lo stesso più tenero per la successiva vendita. Tutto il prodotto è stato posto sotto sequestro, il titolare dell’esercizio commerciale è stato deferito all’Autorità Giudiziaria e si è proceduto al campionamento del prodotto al fine di sottoporre lo stesso ad ulteriori accertamenti per verificare concretamente l’eventuale presenza di Ioni di calcio e metalli pesanti.

Subscribe
Notify of
guest

1 Comment
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
Francis Thovez
Francis Thovez
9 Febbraio 2019 17:36

La calce fa parte delle metodiche tradizionali di lavorazione. Adesso sicuramente sarà proibito dalle norme europee. http://www.agricoltura.regione.campania.it/tipici/tradizionali/stocco.html