Municipio, Palazzo Zanca

 

MESSINA. «Ben 23.000 cartelle pazze costituiscono un tentativo da parte del Comune di Messina di costringere a pagare somme non dovute: è inaccettabile».  Parole dell’avvocato Ernesto Fiorillo, presidente nazionale di Consumatori Associati, che annuncia una causa collettiva contro Palazzo Zanca, con una richiesta di risarcimento di milioni di euro e la condanna per danno erariale. Maggiori dettagli saranno svelati alle ore 11 di mercoledì 30 Gennaio, all’hotel S.Elia, nel corso di una conferenza stampa.

«La maggior parte delle cartelle recapitate nelle ultime settimane – spiega Fiorillo – sono frutto di errori pacchiani dove si avanzano pretese palesemente infondate in quanto riferite ad un debito tributario già pagato o caduto in prescrizione. Nella maggior parte dei casi i contribuenti dopo essersi resi conto che l’atto ricevuto è del tutto infondato, non riescono però facilmente ad ottenere un provvedimento di annullamento. Mandare atti emessi nello stesso momento mediante procedure automatizzate, in assenza di un preventivo controllo e indirizzate a migliaia di contribuenti, ha creato una confusione totale negli uffici. Gli impiegati, difatti, non riescono a rispondere a tutte le richieste che ricevono e a farne le spese, come al solito, sono i contribuenti che, pur avendo regolarmente pagato il proprio debito si trovano costretti ad affrontare file interminabili con ore di attesa senza la garanzia di vedere soddisfatte le proprie ragioni».

“I  cittadini – commenta ancora Fiorillo – non hanno tempo per fare la fila davanti agli Uffici del Comune per spiegare che loro quei soldi chiesti nelle cartelle non li devono pagare. Per non parlare poi del fatto che gran parte delle cartelle sono state notificate dopo il 1 gennaio 2019 e, quindi, sono inesorabilmente prescritte. Abbiamo organizzato un gruppo  di avvocati a disposizione dei nostri associati che si opporranno alle ingiuste richieste. Chiediamo – conclude – un immediato provvedimento di ulteriore di proroga di 60 giorni per il pagamento e l’apertura di un tavolo di confronto entro 10  giorni, altrimenti avvieremo le opposizioni individualmente per ottenere risarcimento e la condanna del Comune per danno erariale».

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