MESSINA. “Formalmente constatare e contestare al consigliere comunale Placido Bramanti l’incompatibilità,  adottando i provvedimenti consequenziali, avvertendo che , in mancanza, agirà nelle opportune sedi a tutela dei propri diritti e per far valere, in caso di inerzia, le responsabilità degli organi di controllo”. Firmato Concetta Buonocore, e indirizzato al segretario generale del comune di Messina Rossana Carrubba.

E’ fuoco amico, per l’ex candidato sindaco Dino Bramanti, il cui ruolo da consigliere comunale è messo in discussione da un ricorso presentato dalla prima dei non eletti nella lista “Ora Messina”, lista che aveva sostenuto la sua corsa a sindaco nelle scorse amministrative, e al momento indirizzato alla sola Rossana Carrubba, non solo nella qualità di segretario comunale ma anche in quella di  responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione del comune.

Concetta Buonocore, alle amministrative di giugno ha preso 520 voti, restando per un pelo fuori dal consiglio comunale, a beneficio di Bramanti, al quale spettava un posto in aula essendo arrivato al ballottaggio che poi ha perso contro Cateno De Luca. Secondo Concetta Buonocore, quel posto non gli spetta: “Il seggio detratto a favore di Bramanti è proprio quello che sarebbe spettato alla sottoscritta, sennonchè, rilevata la incompatibilità tra la  carica di Consigliere Comunale del Comune di Messina con l’incarico  di Direttore scientifico dell’Istituto IRCCS Neurolesi di Messina”, espone la Buonocore. Che benchè non fosse nella stessa lista di Bramanti (“Bramanti sindaco”), avrebbe diritto al ruolo da consigliera se lo stesso Bramanti fosse ritenuto, come lei sostiene, incompatibile. A causa di cosa?

“Bramanti è incorso ed incorre nelle cause di incompatibilità  previste dall’Art. 12  e dall’art. 14 del D.lgs n. 39 del 08.04.13”, si legge nell’esposto. Perchè il terzo comma dell’articolo 12 recita che “Gli incarichi dirigenziali, interni e esterni, nelle pubbliche amministrazioni, negli enti pubblici e negli enti di diritto privato in controllo pubblico di livello regionale sono incompatibili” con la carica di consigliere comunale, e il quarto aggiunge “…ricompresi nella stessa regione dell’amministrazione locale che ha conferito l’incarico”. Non solo.

Stabilita la cornice, il ricorso di Concetta Buonocore si concentra nel dimostrare come quello di Bramanti in seno all’Irccs possa configurarsi caso che rientra in quelli sanzionabili con l’incompatibilità, e ritiene di averlo trovato citando l’articolo 14 del dlgs 39/2013 che, scrive, prevede espressamente l’ipotesi della “incompatibilità tra incarichi di direzione nelle aziende sanitarie locali e cariche di componenti degli organi di indirizzo politico nelle amministrazioni statali, regionali e locali”: tra le quali rientra per l’appunto quella di consigliere comunale.

E’ il secondo ricorso elettorale dell’attuale consiglio, dopo quello proposto da Daniele Travisano e Lia Cannata, in lista con Diventerà bellissima”, contro Gaetano Sciacca, candidato a sindaco del Movimento 5 stelle poi arrivato in consiglio comunale, e successivamente dimessosi a ottobre.

Lo scorso consiglio, invece, è stato per praticamente quattro anni e mezzo “sub iudice” per l’incompatibilità di Donatella Sindoni, alla quale è subentrata, a sei mesi dalla scadenza naturale del consiglio, il legittimo proprietario del posto in aula consiliare, Giuppi Siracusano.

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