MESSINA. Un’idea iniziale dei suoi soci fondatori, il consigliere comunale Libero Gioveni e i consiglieri circoscrizionali Alessandro Cacciotto e Maurizio Di Gregorio, inizialmente per coinvolgere in un progetto politico, sociale e culturale condiviso alcuni ragazzi che con passione e interesse si erano impegnati in prima persona nelle ultime elezioni amministrative ma che non avevano raggiunto l’obiettivo di avere un ruolo all’interno delle istituzioni in cui si erano candidati: da questo nasce l’associazione politico-culturale “Radici”.

“Spesso accade che ultimate le competizioni elettorali a più livelli dove diversi ragazzi vengono chiamati a metterci la faccia per dare il loro contributo in tutti gli schieramenti, vengono abbandonati al loro destino, diremmo quasi “esclusi” dai progetti messi in campo durante le varie campagne elettorali (che poi gli “eletti” avrebbero dovuto portare avanti) dopo essere stati “spompati” dai leaders dei vari partiti. “RADICI” invece non vuole escludere, ma “includere”; vuole essere la prova vivente del fatto che anche chi non viene eletto può e deve essere considerato nei progetti socio-politici, mettendo a disposizione le proprie qualità e competenze, oltre che tanta passione ed entusiasmo”, spiega il presidente, Fabio Morabito.

Da questa idea originaria, però, si sono unite altre finalità e propositi, ossia quelli di vivere in modo concreto il territorio e il contatto quotidiano con la gente; da qui il motivo del nome “RADICI”, proprio per dare il senso di essere “radicati” nel territorio, rimanendo sempre sul pezzo e raccogliendo le istanze della base, dando anche nel contempo un contribuito di idee e proposte per la crescita e lo sviluppo non solo della nostra città, ma anche dell’intera provincia, sfruttando in quest’ultima anche i canali istituzionali che nel corso del tempo ci si è creati con i sindaci di alcuni comuni.

L’Associazione interverrà con decisione su tutto ciò che le varie istituzioni ai vari livelli decideranno sulle sorti dei cittadini di Messina e provincia, sostenendo con forza tutto ciò che verrà giudicato utile nell’interesse della comunità, così come contrasterà con determinazione tutto ciò che considererà deleterio.

Di “RADICI” fanno parte integrante, oltre che questi ragazzi che hanno subito sposato con convinzione il progetto (Giovanni Danzi, Emanuele Villari, Giovanni Lombardo e Valeria Di Mento che hanno ognuno un ruolo nel Direttivo dell’Associazione), anche altri validi professionisti in città, come il dott. Fabio Morabito (eletto Presidente) e altri soci fondatori nelle persone degli avvocati Ada Di Per e Umberto Cucè.

Hanno già aderito all’Associazione anche l’ex consigliere del 3° Quartiere Nino Scuderi e altri candidati alle ultime amministrative come Attilio Ciliberto e Simone Todaro, mentre guardano già con simpatia verso questa nostra nuova realtà altri professionisti e amici che si sono spesi in prima persona nell’ultima campagna elettorale.

Si precisa, inoltre, che “RADICI”, nata volutamente e non a caso in un periodo parecchio distante da competizioni elettorali per sgomberare il campo da eventuali strumentalizzazioni di tipo elettoralistico, pur essendo un’Associazione politica, non è e non vuole essere “partitica”, nel senso che oggi non è collegata a nessun partito politico (pur non escludendo di assumere in futuro addirittura le sembianze di un movimento politico); anzi, l’intenzione è proprio quella di dialogare con tutti indistintamente, senza preclusioni o preconcetti, sostenendo se è il caso chi condivide e intende portare avanti con i FATTI (e non con le semplici parole di cui la gente è stanca) le nostre idee, iniziative e proposte che noi riteniamo utili per la città.

“RADICI” vuole anche fortemente promuovere dibattiti su importanti e molteplici temi sociali, coinvolgendo esperti e professionisti di settore che possano dare in maniera laica un loro contributo formativo o di sensibilizzazione nei vari contesti territoriali in cui saranno affrontati.

All’Associazione si può aderire sottoscrivendo un apposito modulo che servirà ad avere anche un apposito elenco di iscritti ai quali chiederemo senz’altro non una semplice adesione formale che serva solo ad aumentarne il numero, ma anche un contributo concreto in termini di idee e proposte, nonché di fattiva collaborazione nella futura organizzazione degli eventi sul territorio.

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