MESSINA. La riqualificazione della Via Primo Settembre, con la pedonalizzazione fino alla stazione, e la creazione di un percorso simbolico e identitario con i murales e il porto storico di Messina, grazie alla progettazione di altre piazzette tematiche. A presentare il progetto durante la quarta Commissione “Turismo e Sviluppo Economico” del Consiglio Comunale, è Eugenio Enea, in rappresentanza della Pro Loco Messina Sud.

«Siamo partiti naturalmente dalla zona sud, chiedendo di incentivare la promozione e la conoscenza di beni culturali di proprietà pubblica fruibili, come il Monastero Benedettino di San Placido di Calonerò e l’Enoteca Provinciale, Villa De Pasquale di Contesse e Forte Cavalli di Larderia, assicurandogli una maggiore visibilità sui canali di promozione online e cartacei e un’adeguata segnaletica stradale che, per alcuni dei siti citati, manca nei punti strategici della città (come svincoli autostradali e altri snodi stradali) o è addirittura assente”, scrivono sulla pagina Facebook della Pro Loco.

«Abbiamo inoltre ribadito la necessità del recupero della Chiesa Normanna di Mili e del Monastero di San Filippo, completando e rendendo una volta per tutte fruibile l’importantissimo itinerario basiliano della Provincia di Messina. Questi beni vanno poi resi accessibili e raggiungibili attraverso una ottimale manutenzione stradale e il potenziamento del sistema di trasporto pubblico, integrato con la Metroferrovia, che permette di attraversare in pochi minuti la città da sud, fino alla stazione centrale».

«Non ci siamo limitati a intervenire sulla sola zona sud – prosegue la nota – ma ci è sembrato opportuno discutere anche sull’organizzazione turistica dell’intera città, esprimendo le nostre preoccupazioni su come è organizzato e concepito oggi il suo centro storico e identitario. Ci piacerebbe condividere un progetto di pedonalizzazione che parta una volta per tutte dai luoghi e dagli spazi storici della città, per poi successivamente comprendere le altre zone, non al contrario come è avvenuto finora. Un’idea che ci balena da qualche tempo nella testa è quella di riqualificare la Via Primo Settembre, proseguendo la pedonalizzazione fino alla stazione e, attraverso la progettazione di altre piazzette tematiche, creare un percorso simbolico e identitario con i murales e il porto storico di Messina”.

«Abbiamo poi parlato dell’importanza della rigenerazione di alcuni spazi oggi degradati, come la zona della Fiera a Nord e dell’area Sanderson a Sud. Sono spazi di grande valore strategico e identitario su cui tutte le amministrazioni pubbliche interessate dovrebbero valutare l’opportunità di recuperarli e rigenerarli, non solo attraverso un bando unico per individuare un grande investitore privato (bandi che spesso vanno deserti), ma anche attraverso processi di coinvolgimento di tutte le realtà innovative sociali e culturali del nostro territorio, che hanno dimostrato di saper creare spazi di aggregazione e di innovazione e organizzare eventi e iniziative di grande richiamo».

«Per fare tutto questo – si legge ancora nel testo – però è necessario che i cittadini pensino in grande e le istituzioni sappiano trovare le giuste sinergie. Così Messina potrebbe diventare realmente una grande città turistica e come è avvenuto alla vicina Palermo, magari sperare un giorno nel titolo di Capitale Italiana della Cultura“.

«Vogliamo dunque una città – conclude il post – in grado di pianificare e realizzare obiettivi e progetti più ambiziosi, nel segno della sostenibilità ambientale e dell’innovazione sociale e culturale.  Un’altra seduta è convocata per Martedì 15 Gennaio, si spera alla presenza anche degli assessori comunali competenti, che ieri purtroppo non hanno risposto all’invito”.

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