MESSINA. «Il cosiddetto “Decreto Sicurezza”, sta riconfigurando molte situazioni, già di per sé delicate, riguardanti gli strati sociali più deboli e maggiormente esposti a rischi di ogni genere. La sicurezza che tale dispositivo garantirebbe fa apparire un futuro assai più incerto di quanto lo sia già». Il Fronte popolare autorganizzato Si Cobas Messina interviene sulla questione del decreto sicurezza invitando il Sindaco Cateno De Luca a prendere una posizione come stanno facendo nel corso di questi giorni anche gli altri  primi cittadini d’Italia.

«È un attacco contro i lavoratori, che trasforma i blocchi stradali (prima reati amministrativi), in reati penali, punibili fino a 6 anni. Questa norma di Governo è fatta apposta per colpire le spontanee forme di protesta della classe lavoratrice più debole, e che potrà essere applicata a ogni corteo o presidio stradale non autorizzato. – continua la nota – Inasprisce le pene contro gli occupanti di case, e per chi subisce lo sfratto per morosità incolpevole, mentre nelle grandi città viene scatenata un’ondata di sgomberi che gettano sulla strada famiglie con bambini a inizio inverno».
«La verga che si abbatte sui migranti non ristabilisce delle procedure più agili ed esiti certi, se mai, apre le porte a condizioni nelle quali, non avendo nulla da perdere, si è disposti al tutto per tutto, anche prediligere la strada della delinquenza. Il permesso per la protezione umanitaria, è il principale canale di regolarizzazione dei richiedenti asilo. Il Decreto produce un aumento degli immigrati senza permesso, da consegnare agli sfruttatori del lavoro nero e alle reti criminali, non potendo lavorare in modo regolare. Non va dimenticato che gran parte della forza lavoro sommersa nel sud del paese è costituita da migranti quasi sempre irregolari, quindi più facilmente ricattabili, non avendo alcun diritto civile».
«Molti Sindaci dei Comuni in Italiani stanno prendendo posizione contro questo provvedimento che rischia da un lato di paralizzare pratiche virtuose di accoglienza come è stato per Riace, ma dall’altro rischia di ingigantire fenomeni già di per sé problematici come chi vive nel disagio abitativo che da un giorno all’altro si troveranno senza casa. Riteniamo che anche il Comune di Messina debba prendere una posizione circa questo provvedimento, il quale avrà serie e improcrastinabili conseguenze sugli equilibri sociali del territorio urbano. Invitiamo pertanto il Sindaco Cateno De Luca ad esprimere la posizione che vuole prendere in merito a questa vicenda, ci aspettiamo un segno di civiltà da chi a più riprese ha affermato di essere “il Sindaco di tutti”».
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