MESSINA. Basterebbe una donazione l’anno da parte di ogni cittadino messinese per rendere Messina autosufficiente dall’importazione di sacche di sangue. Questo è il dato che emerge anno dopo anno dai rapporti realizzati dal Ministero della salute. Per incentivare la cultura del dono soprattutto quando si tratta di sangue e sensibilizzare la città per invertire il trend negativo della città sono scesi in campo quest’anno anche i deputati regionali e nazionali e i consiglieri comunali del Movimento 5 stelle. Avviando una collaborazione con l‘AVIS e le associazioni “Fasted” e “Donare e vita” domani dalle 10 alle 19 un banchetto informativo a Piazza Cairoli sarà a disposizione della cittadinanza per spiegare le procedure della donazione. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a Palazzo Zanca.

«Messina è solidale ma è ancora indietro a riguardo rispetto al trend nazionale – ha spiegato la portavoce Grazia D’Angelo – Per questo motivo durante le festività natalizie abbiamo pensato a una campagna di sensibilizzazione. Una sacca di sangue salva tre vite e dobbiamo prepararci soprattutto al periodo estivo quando la disponibilità cittadina si abbassa mentre le richieste aumentano». Oltre alle associazioni specifiche anche quelle studentesche, universitarie e sportive si sono messe a disposizione delle associazioni per realizzare una partnership e coinvolgere quante più persone possibili.

«La carenza di donatori in città porta alla necessità di viaggi esagerati per importare le sacche negli ospedali cittadini. – ha spiegato la consigliera comunale Cristina Cannistrà, vice presidente della Commissione sanità – Comprendere meglio in cosa consiste la donazione e superare le paure è la finalità dell’iniziativa organizzata». Questo sarà dunque il primo di una serie di incontri fra i Grilli dello Stretto e la cittadinanza per invertire un dato davvero in controtendenza rispetto al quadro nazionale di donatori.

«In Sicilia 58 mila persone hanno bisogno sangue. Di questi il sangue raccolto proviene per l’80% dalle associazioni di donatori – ha sottolineato Antonio De Luca, deputato del movimento all’ARS – Il pubblico si serve delle associazioni per mantenere la rete capillare senza la quale la raccolta crollerebbe». Di recente la Commissione sanità della Regione Sicilia ha stanziato circa 400 mila euro per le associazioni di donatori al fine di incrementare la raccolta. «A Messina raccogliamo 20 unità ogni 1000 abitanti, quando invece dovrebbero essere 40 – ha aggiunto De Luca – Consumiamo, inoltre, più sangue di quello donato».

E sono anche tantissimi i casi di chi esegue i controlli preventivi e poi non torna a fare la donazione di sangue vera e propria. «Donare il sangue è un processo semplice che dura nemmeno 20 minuti – ha rassicurato il presidente dell’Avis Franco Previte – Il nostro centro è aperto anche la domenica per favorire tutti. Non possiamo pensare di non averne mai bisogno, perché può capitare a tutti di trovarsi nella situazione della necessità di una donazione».

Il gap è di 50 sacche giornaliere a Messina. E che una donazione possa salvare davvero la vita degli altri lo hanno testimoniato Gaetano Alessandro e Giacomo Tandurella, rispettivamente della “Donare è vita” e della “Fasted”, che hanno raccontato la loro esperienza di vita, salvata da una donazione.

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