MESSINA. Si è difeso per oltre due ore rilasciando una dichiarazione spontanea il sindaco Cateno De Luca, che ha presenziato oggi nell’aula A del tribunale di Messina davanti al pm Francesco Massara e al giudice Simona Monforte nella prima delle quattro udienze preliminari per il processo riguardante l’evasione fiscale che il primo cittadino, insieme al Dg della Fenapi Carmelo Satta e agli altri indagati (Cristina e Florestana TrioloGiuseppe CiattoFabio NicitaCarmelina CassanitiAntonio BartolottaDomenico Magistro e Francesco Vito) avrebbe perpetrato – secondo l’accusa – attraverso la società.

Dopo il rigetto della richiesta di trasferimento del processo al Tribunale di Roma, sarà la giurisdizione messinese a occuparsi del caso. Oggi è stato nominato Filippo Impellizzeri quale perito che dovrà analizzare entro il 24 febbraio le intercettazioni telefoniche.

Il primo cittadino ha difeso a oltranza la sua “innocenza”, ripercorrendo la storia della Fenapi e dei Caf dal 1997 a oggi. Il cavillo per cui De Luca ritiene essere infondata l’accusa del pm è legato al suo esser stato definito “amministratore di fatto”. Secondo il pm De Luca, insieme a Satta, definito dall’accusa “amministratore di diritto”, avrebbe creato un “sodalizio” al fine di usare la società secondo procedure tipiche delle “associazioni a delinquere”. Sempre secondo Cateno De Luca l’indagine che lo ha portato a processo per la 18esima volta dipenderebbe dalla querela dell’avvocato Giovanni Cicala, che avrebbe dato una versione dell’organizzazione Fenapi errata e capziosa.

«Sono stato fino al 2007 Dg della Fenapi, mi sono dimesso da quando sono stato eletto deputato all’Ars. Il mio ruolo è stato legato soltanto all’amministrazione della Dioniso Srl», ha spiegato l’attuale primo cittadino di Messina, che ha consegnato diversi atti, fra cui una certificazione delle somme che transitavano dalla Fenapi nazionale, in qualità di socio unico, ai Caf Fenapi. Secondo l’accusa l’evasione fiscale dipenderebbe proprio da un illecito scambio di somme fra i due enti.

La prossima udienza si terrà l’1 marzo.

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