MESSINA. L’associazione “Capitale Messina”, prende nuovamente posizione sulla questione dell’Autorità Portuale, esprimendo “grande soddisfazione per un risultato tenacemente perseguito”.

“Adesso ci attendono nuove sfide: la terza “ZES siciliana” e la promozione a porto core”, scrive Gianfranco Salmeri.

Di seguito il comunicato completo:

“Con l’ultimo atto della conversione del DL fiscale in legge, avvenuto ieri alla Camera, finalmente nasce l’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto che include i porti di Messina, Tremestieri, Milazzo, Reggio Calabria e Villa S. Giovanni.

Un grande risultato, che fino ad un anno fa sembrava impossibile da raggiungere, che si deve all’impegno, bisogna riconoscerlo, del gruppo messinese dei parlamentari Cinque Stelle; ma anche alla caparbia opposizione che la società civile messinese ha opposto in questi anni alla scellerata ipotesi dell’accorpamento con Gioia Tauro.

Per CapitaleMessina questo è un momento di grande soddisfazione, in quanto la lotta per la sopravvivenza della nostra Autorità portuale è stata l’iniziativa che ha maggiormente caratterizzato la nostra attività politica: oltre quaranta articoli sulla stampa, lettere a ministri e presidenti di Regione, incontri con associazioni e sindacati, iniziative pubbliche. Tre anni di costante attività a favore del sistema portuale messinese col favore e l’appoggio fondamentale della stampa messinese.

Oggi brindiamo a questo risultato, ma da domani bisogna continuare a lavorare per lo sviluppo dei nostri porti, essenziale per la rinascita economica del nostro territorio.

C’è in sospeso il tema della Zona Economica Speciale. Sulla scorta della nascita della XVI Autorità portuale, sarebbe auspicabile una iniziativa dei parlamentari messinesi, per la modifica della legge di istituzione delle ZES, affinché si possa costituire in deroga la terza Zona Economica in Sicilia.

Ed in prospettiva, ma bisogna prepararsi già da 2019, c’è la nuova classificazione dei porti europei del 2023. È un appuntamento che non possiamo mancare: il sistema dei nostri porti ha i numeri e le caratteristiche per essere promosso da porto “comprehensive” a porto “core”, con tutte le implicazioni positive che questo comporta, in termini di investimenti comunitari.

L’Unione Europea, infatti, attribuisce a questa qualifica una priorità assoluta in materia di finanziamenti nell’ambito del programma della rete TEN-T.

Tutta la città, classe politica e società civile si dovrà, quindi, impegnare senza tentennamenti su queste nuove sfide per lo sviluppo”.

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