MESSINA. Poco più di ventiquattromila euro: tanto costerà al comune di Messina rendere inutilizzabili le baracche di via Cacciola, che entro la settimana saranno abbandonate dai loro sventurati abitanti, per i quali ci sono finalmente pronti gli alloggi di Camaro sottomontagna.

Non solo loro: oltre alle 46 case di Camaro, realizzate dallo Iacp, ci sono gli alloggi finanziati dalla precedente amministrazione col progetto Capacity e acquistati dagli ex baraccati di Fondo Fucile e Fondo Saccà, e gli altri acquistati direttamente dal Comune per avviare lo sbaraccamento anche nella restante parte di Fondo Fucile interessata parzialmente dal progetto Capacity.

Il problema che ci si è posti a Palazzo Zanca, memori le precedenti esperienze di sbaraccamento lasciate a metà, con baracche con porte e finestre murate alla bell’e meglio che dopo due giorni venivano bellamente rioccupate da qualcuno, è che nelle more di un più ampio progetto di demolizione delle intere baraccopoli, occorre impedire l’occupazione abusiva delle baracche che saranno a breve sgombrate. Come? Con una procedura negoziata, ad invito per venti ditte di fiducia, per una gara da 30mila euro (importo complessivo dei lavori da 24.193 euro, lavori a base d’asta da 22.456 euro). La gara avrà ovviamente carattere d’urgenza.

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Giuseppe
Giuseppe
11 Dicembre 2018 13:08

Sarebbe molto interessante fare una cronistoria di tutte le assegnazioni di case popolari ai “baraccati” fatte dal dopoguerra ad oggi, chissà quante informazioni e dati simpatici verrebbero fuori. Certamente oggi è difficile pensare che si tratti ancora di reduci del terremoto…