Un omaggio alle donne che è diventato anche un momento culturale appassionato ed intenso dove grandi momenti di teatro hanno affiancato la migliore musica made in Sicily. Stiamo parlando della manifestazione voluta dal Cirs “Uomini che amano le donne” nella sede della onlus che ospita la casa famiglia con donne in difficoltà e vittime di violenza in via Monsignor Francesco Bruno. Una sede che ha accolto i partecipanti con uno straordinario fiore di sale bianco e lumini realizzato, insieme all’allestimento delle foto di Martha Micali stese come panni ad asciugare, dalla scenografa Francesca Cannavò.

Tra manifesti con aforismi dedicati da grandi scrittori all’universo femminile si è manifestato l’impegno di otto uomini, artisti e professionisti, per un 25 novembre, giornata contro la violenza sulle donne, che ha voluto valorizzare le esperienze di collaborazione ed integrazione nel rispetto della differenza di genere. Presente, a nome di tutta l’amministrazione comunale, anche l’assessore alle Politiche sociali Alessandra Calafiore.

«I femminicidi non sono opera di uomini malati, ma di uomini normali intrisi di una cultura che considera le donne come oggetti di cui è possibile disporre a piacimento e non come persone – ha detto in apertura la presidente Maria Celeste Celi – Perché un cambiamento sia possibile occorre incidere nella disparità storica dei rapporti di forza tra uomo e donna ma anche evitare di soffermarsi solo sugli episodi di violenza e offrire modelli virtuosi nella speranza che l’emulazione colga anche questi messaggi positivi»

A rompere il ghiaccio il regista Vincenzo Tripodo che ha offerto tre monologhi dello straordinario lavoro teatrale “Nessun’altra mai”, liberamente ispirato al saggio “Ferite a morte” di Serena Dandini e portato in scena da Julia Vasilyeva, Floriana Restivo e Donatella Salvà di ActorGym.

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