MESSINA. «Noi non ci arrendiamo». Dopo lo stop al referendum per la costituzione del comune “Montemare”, fissato per il 16 dicembre, il comitato che si batte per l’accorpamento di 12 villaggi della zona nord di Messina passa al contrattacco, opponendosi alla decisione dell’Assessorato delle Autonomie Locali, che ha accolto il ricorso straordinario presentato lo scorso 12 novembre dal sindaco Cateno De Luca, sospendendo l’iter fino alla definizione del ricorso da parte del Comune.

«Si prende atto con estrema sorpresa – scrivono i membri del comitato – della decisione dell’Assessorato di sospendere il Referendum già fissato per il 16 dicembre. La sorpresa è data soprattutto dal fatto che, per Legge, in presenza di un ricorso al Presidente della Regione, debba essere il Presidente a decidere sulla richiesta di sospensione, previo parere del Cga. Due giorni fa abbiamo inviato le nostre deduzioni contro il ricorso presentato dal Comune di Messina. Ieri, senza attendere le determinazioni del Presidente, l’Assessore sospende il decreto, ponendosi in netto contrasto con quanto aveva detto e scritto lo scorso agosto. Sia chiaro che il referendum alla fine si farà comunque, malgrado le opposizioni. È un diritto di queste comunità esprimersi su questo progetto. La procedura è regolare, tanto che già la Regione è stata costretta una prima volta a tornare sui propri passi (concedendo il referendum a seguito del nostro ricorso al Tar contro un primo illegittimo diniego). Oggi lo stesso staff legale del sindaco non trova una sola violazione al punto che è costretto a chiedere che la Corte Costituzionale rimuova la legge che abbiamo rispettato».

“La pronunzia sull’atto di sospensione dell’atto impugnato in via straordinaria – si legge nell’istanza di revoca immediata firmata dal legale Filippo Brianni – non compete all’autorità emanante ma a quella competente a istruire il ricorso, ovvero nel caso specifico, il Presidente della Regione previo parere del Cga. (…) Come si evince dall’allegata costituzione – prosegue il testo – sia il ricorso sia l’istanza cautelare sono del tutto destituiti di fondamento, atteso che il Comune non contesta alcuna violazione di legge, anzi presuppone la correttezza dell’iter svolto dal comitato e, di conseguenza, del decreto autorizzativo dell’assessore”.

La sospensione della consultazione referendaria, secondo i ricorrenti, che mettono in preventivo anche azioni legali, determinerebbe inoltre un danno ingente in considerazione delle spese effettuate per la campagna elettorale già in corso.

 

 

Subscribe
Notify of
guest

1 Comment
meno recente
più recente più votato
Inline Feedbacks
View all comments
trackback

[…] La risposta della Regione non tarda ad arrivare e pochi giorni dopo l’Assessorato alle Autonomie locali, guidato dall’assessore Bernadette Grasso, accoglie l’opposizione del primo cittadino messinese, sospendendo, fino alla definizione del ricorso, tutto ciò che riguarda il Referendum. Ma il Comitato è passato subito al contrattacco, presentando un’istanza di revoca alla Regione, in quanto, spiegano in un comunicato, l’assessore non ha atteso la pronuncia del Presidente della Regione, alludendo anche ad un danno economico dovuto all’avvio della campagna di promozione per il “Sì” (qui in dettaglio). […]