MESSINA. “È stato un esempio positivo di confronto tra amministrazione, circoscrizione e cittadinanza”. Ciò nonostante, la richiesta dei cittadini di sapere qualcosa di concreto “non ha ricevuto né risposte certe né date”. Così il consigliere della III circoscrizione Alessandro Geraci (M5s) commenta in una nota l’incontro di ieri pomeriggio nella Chiesa di San Giuseppe di Bisconte, durante il quale gli abitanti del rione hanno potuto confrontarsi, fra gli altri, con il vicesindaco Salvatore Mondello, con il presidente di Arisme Marcello Scurria e con il presidente del Quartiere Lino Cucè. Oggetto del dibattito, l’attualissimo tema del “Risanamento”, tornato in auge dopo il “no” da parte del Governo alla dichiarazione di stato di emergenza abitativa.

«L’incontro, durato circa 2 ore – scrive Geraci – si è aperto con l’intervento dell’assessore Mondello, che ha ripercorso le varie tappe della vicenda a partite dalla ormai famosa legge 10 del 1990, passando poi per il 2005, anno spartiacque per l’intero villaggio, in quanto fu allora che avvenne il primo parziale sbaraccamento “che spezzò in due il quartiere”, dando spazio ad un area non più utilizzata né riqualificata che è divenuta oggetto di discarica continua, area attualmente posta sottosequestro. Il vicesindaco – spiega il consigliere – ha chiarito che verrà valutata in maniera più approfondita l’ipotesi di mantenere le attuali abitazioni e riqualificare l’intero villaggio o se sarà il caso di radere al suolo le restanti abitazioni». Subito dopo, l’intervento di Marcello Scurria, che si è soffermato in particolare sul ruolo dell’Arisme prima di rispondere ai numerosi quesiti degli abitanti, alle prese con problemi ed esigenze diverse.

«Fino a quel momento è stato tutto chiaro e lineare ma quando si è passati poi alle domande dei cittadini, con la necessità di andare sul concreto, le certezze e i tempi hanno cominciato a vacillare», commenta Geraci, che cita specificatamente l’imminente scadenza del 30 ottobre, “che ha fatto preoccupare diversi abitanti”. «In base a quanto detto ieri da Scurria – prosegue –  era impensabile che qualcuno potesse prendere sul serio questa data».

Il vicepresidente della circoscrizione, insieme ad altri cittadini, ha insistito quindi sui tempi di pulizia e chiusura del torrente adiacente il villaggio e sulla bonifica dell’area attualmente posta sottosequestro, “che rappresentano la vera emergenza del villaggio”.

«Il vicesindaco – scrive ancora Geraci – ci ha informato che esiste la possibilità concreta, grazie ad un progetto cofinanziato dalla Regione siciliana, di nuove costruzioni private che potrebbero nascere nella zona gia sbaraccata, ma anche qui siamo ancora alle prese con un punto interrogativo sulla proprietà della zona. Per quanto riguarda il torrente di Bisconte, arrivato a livelli insostenibili di rifiuti e vegetazione, l’assessore si è preso l’impegno di sollecitare chi di competenza, mentre per la chiusura dello stesso con fondi già stanziati da tempo si aspetta l’aggiudicazione provvisoria della gara d’appalto. Ci aspettiamo a breve – conclude -il primo passaggio istituzionale da parte del Sindaco alla circoscrizione e restiamo vigili su entrambe le questioni ambientali che vanno risolte nel breve periodo, concretamente e senza proclami».

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