MESSINA. Sullo sbaraccamento di Messina, e sulla bocciatura dello stato di emergenza rimediata dal sindaco Cateno De Luca, sai muove il Pd di Messina. Paolo Starvaggi fa il punto della situazione, rende i meriti a De Luca (ma ne contesta i metodi), e non perde occasione per lanciare una frecciata alle forze di Governo, Lega e Movimento 5 stelle, che siedono in consiglio comunale. E che “sono rimaste a guardare”.

“Non si tratta di essere Cassandre: quando si fissano scadenze del tutto fantascientifiche, quando non si fanno i conti coi centri decisionali, quando si riduce a slogan temi che invece sono complessi, è questo quello che succede”, spiega il segretario provinciale del Pd di Messina, che commenta la bocciatura della richiesta di stato di emergenza, che avrebbe consentito una decisa accelerazione per lo sbaraccamento di Messina, chiesta dal sindaco Cateno De Luca.

“Spiace perché è una sconfitta per tutta la città, che attende da almeno sessant’anni che si cancelli la vergogna delle baracche. Per questo, forse, andava affrontata con meno annunci roboanti e con più sobrietà: e cioè incontrando i vertici della Protezione civile prima (e non dopo) l’emanazione dell’ordinanza, e avendo le necessarie garanzie normative prima di fissare traguardi irrealizzabili come quello di prossima scadenza del 31 ottobre per lo sgombero di tutte le famiglie dalle baracche”.

“Sia chiaro – concede il segretario provinciale del Pd – il fatto che Cateno De Luca abbia preso una forte posizione in merito ad un tema fondamentale per la città di Messina, è un merito che nessuno può disconoscere. Il metodo, però, ha lasciato molto a desiderare, come testimoniano i risultati di due giorni fa”.

“Un capitolo a parte – continua Starvaggi –  lo meritano il Movimento 5 Stelle e la Lega, che pure esprimono una forte rappresentanza in consiglio comunale: due forze politiche che, a livello nazionale, in tutta la vicenda sono rimaste alla finestra, quando invece avrebbero potuto far pressioni sul Governo, dato che possiedono un’ampia maggioranza in parlamento. Ricordiamo, a chi lo avesse dimenticato, che il capogruppo dei 5 Stelle alla camera è Francesco D’Uva, che è intervenuto ad almeno due diversi incontri con De Luca sul tema del risanamento”.

“Messina non ha bisogno di slogan, annunci, fughe in avanti, che poi, molto spesso, si traducono nel nulla amministrativo, né dell’evanescenza delle forze politiche che sono al governo nazionale e regionale e nella loro Città hanno il dovere di dare il loro contributo”.

“L’auspicio – continua il segretario provinciale del Pd – è che si trovi al più presto una soluzione condivisa sul tema, in cui tutti siano chiamati a fare la loro parte. Non è una battaglia di Cateno De Luca, e non sarà una vittoria di Cateno De Luca: è una battaglia (e sarà una vittoria) di tutta la città”.

“Il fumo negli occhi dei messinesi che il sindaco getta ogni giorno si è ormai diradato, e si iniziano a vedere i suoi annunci per quello che sono: vuota propaganda e roboanti annunci che si fino ad oggi si sono tradotti nel nulla amministrativo. Nel caso di specie, la questione andava affrontata con meno “effetti speciali” e con più sobrietà”, conclude il segretario provinciale del Pd di Messina.

Subscribe
Notify of
guest

0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments