MESSINA. In uno, il torrente Boccetta all’altezza di Scoppo, “è presente una quantità di detriti consistente, che potrebbero riversarsi alla prima esondazione, con grave pericolo per le numerose abitazioni localizzate poco più a valle in prossimità del greto del torrente stesso”. Nel torrente Trapani, ne tratto in cui le acque vengono canalizzate, “nella parte coperta, in un condotto estremamente piccolo che potrebbe non smaltire la quantità di detriti trascinata a valle da una eventuale bomba d’acqua, rischiando l’esondazione delle acque stesse e dei detriti trascinati sulla strada”. Il Portalegni, che scorre sotto la via Tommaso Cannizzaro, “andrebbe liberato dai detriti presenti”. Non sono che tre dei torrenti che attraversano perpendicolarmente la città. E il consiglio della IV circoscrizione lancia il grido d’allarme al comune di Messina: puliteli, prima che sia troppo tardi.

Dieci consiglieri circoscrizionali su dieci, all’unanimità, hanno votato una delibera del quarto quartiere che impegna l’amministrazione di Cateno De Luca ad intervenire, perchè, si legge, “gli interventi di messa in sicurezza dei predetti torrenti non siano procrastinabili e necessitino di una attenta programmazione al fine di minimizzare i rischi e l’incombente pericolo per la sicurezza pubblica e l’incolumità dei cittadini, in presenza di bombe d’acqua ormai frequenti nella Città di Messina, soprattutto con l’approssimarsi della stagione delle piogge”.

Oltre a Scoppo, Trapani e Portalegni, i consiglieri relazionano anche sullo stato di altri corsi d’acqua: “Bonifica, pulizia ed eliminazione dei detriti che intasano un connettore in corrispondenza del quale il Torrente Bisconte che, pur non rientrando nella IV circoscrizione, si innesta con il Viale Europa. Eliminazione dei detriti che in atto intasano il “bacino di sedimentazione” realizzato nel 1753 dall’ingegnere Amato Poulet, situato alla foce del Boccetta (fra la Capitaneria di porto e i canottieri Thalatta), che aveva la funzione di raccogliere i detriti, evitando che gli stessi insabbiassero l’ingresso del porto; contestuale rimozione degli arbusti di “Alianto”, una pericolosa pianta infestante spontaneamente cresciuta fra il materiale depositato nella suddetta vasca di decantazione che andrebbero rimossi contestualmente al materiale stesso, anche perché allo stato attuale gli stessi ostruiscono la visuale della Madonnina del Porto. Garantire e programmare interventi di monitoraggio del Torrente del Viale Giostra, anch’esso ad elevato rischio di pericolosità in caso di piogge abbondanti”.

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