MESSINA. Un piano di ridimensionamento scolastico che prevede la sottrazione dell’indirizzo linguistico del liceo scientifico “Seguenza” (332 alunni su circa 1500), a favore del liceo classico “Francesco Maurolico”, di 443 studenti. Questa la notizia che tre giorni fa ha portato i ragazzi del liceo scientifico a protestare e, stamattina, il sindaco Cateno De Luca ad un colloquio con i presidi Lilia Leonardi e Tindaro Sparacio, dell’istituto comprensivo “Paradiso”, che vive una situazione simile.

La decisione è stata presa dal Consiglio scolastico provinciale: “un organo illegittimo in quanto non rinnovato da parecchio tempo e composto da ultra ottantenni”, ha dichiarato il preside Tindaro Sparacio, a cui verranno sottratti i 296 alunni della scuola dell’infanzia e primaria “Beata Eustochia” (appartenente all’istituto “Paradiso”) per “tenere in piedi l’istituto comprensivo ‘Vittorini’ ”, afferma, ricordando che un istituto sotto i 600 studenti è sottodimensionato.

Il Consiglio si è riunito il 4 settembre 2018, per poi ufficializzare il provvedimento il 12 ottobre durante la Conferenza territoriale. L’atto ora verrà esaminato a metà novembre e firmato, se approvato, dal Miur fra febbraio e marzo, entrando in vigore l’1 settembre 2019, mentre “gli studenti dovrebbero terminare almeno il ciclo di studi nella stessa scuola in cui hanno iniziato”, sottolinea la preside Leonardi.

“Al termine del nostro colloquio, il sindaco ci ha garantito che chiederà all’assessore regionale all’istruzione e alla formazione professionale, Roberto Lagalla, di rinviare il provvedimento così da poter studiare meglio la situazione”, continua la preside, affermando anche che “Non esiste alcuna legge che recita il bisogno di sottrarre degli alunni per salvare un’altra scuola“.

La legge regionale 6 del 2000, infatti recita, al comma 3, che “Per acquisire o mantenere la personalità giuridica, le istituzioni scolastiche devono, di norma, avere una popolazione prevedibilmente stabile per almeno un quinquennio compresa tra 500 e 900 alunni”, quote non raggiunte dal liceo classico “Francesco Maurolico” che qualche anno fa ha acquisito lo scientifico di Spadafora e che da tempo chiede l’apertura di un nuovo indirizzo scientifico all’interno dei suoi locali.

“Abbiamo chiesto l’indirizzo per portare avanti quella che è la richiesta dell’utenza e del territorio, tant’è che abbiamo 15 corsi extra curricolari sulle lingue, tra cui arabo, cinese, russo e neogreco, novità di quest’anno. La nostra richiesta non era di toglierlo al ‘Seguenza’ ”, afferma la dirigente del “Maurolico”, Giovanna De Francesco, che ha come obiettivo di “risollevare quella che è una scuola storica di Messina”, affermando che “Accanto ad un liceo che si trova con tre indirizzi, scientifico, linguistico e artistico, il ‘Maurolico’ ha avuto un calo. Dateci l’opportunità di crescere con un nuovo indirizzo, ma all’interno dei nostri locali, nulla togliendo agli altri”, ribadisce.

“Noi ci teniamo a salvare il ‘Maurolico’ – dichiara la preside del “Seguenza” -, ma non possiamo salvarlo a discapito di altre scuole. […] Quello in cui l’istituto ha sbagliato in questi anni è chiedere un indirizzo presente in una scuola distante 50m e molto più numerosa. Avrebbe dovuto chiedere l’apertura di un indirizzo esclusivo nella zona”.

Ma cosa succederebbe se il provvedimento venisse approvato? I docenti e il personale entrerebbero in graduatoria e ogni classe potrebbe cambiare docente, “un disagio, questo, che penalizza solo gli alunni”, spiega Lilia Leonardi.

Inoltre, il “Maurolico” non è nella possibilità di ospitare nuovi alunni al momento: alcune delle aule sono chiuse perché non in sicurezza e una parte della struttura è occupata dall’istituto comprensivo “Paino”, accolto a causa della ristrutturazione del plesso.

Infine, “Ci sarebbe uno spreco di risorse da parte della Città Metropolitana perché – rivela la preside Leonardi -, fino a stamattina il sindaco mi ha garantito, come ad inizio anno, la ristrutturazione di 20 aule al Don Orione, lavori che sono già stati avviati”. La struttura, situata nei pressi di Villa Dante, è infatti di proprietà dell’ex Provincia e ha sempre ospitato i ragazzi del “Seguenza” che da qualche anno sono costretti ad andare a Cristo Re.

“Quando i provvedimenti si prendono con la fretta, si creano disagi, soprattutto ai ragazzi“, conclude la dirigente dello scientifico.

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